Aumentano sempre di più gli adolescenti con problemi di salute mentale. Lo dimostra un rapporto pubblicato dall’ufficio europeo dell’Oms, condotto su un totale di 227.441 ragazzi di 11, 13 e 15 anni in 45 paesi che fanno parte della regione Europea dell’Oms e in Canada, e affronta tutti gli aspetti della salute, da quella mentale a quella sessuale. Lo studio riporta le differenze tra il 2014 e il 2018 e servirà da base per capire eventuali variazioni dovute alla pandemia di Covid-19 che stiamo affrontando.
“Il numero crescente di ragazzi e ragazze che riportano una salute precaria – afferma Hans Kluge, il direttore regionale dell’Oms – è una preoccupazione per noi. Come rispondiamo a questo problema avrà un impatto che durerà per generazioni”. Lo studio dimostra che un adolescente su tre (il 35%) riporta nel 2018 di avere più di un sintomo negativo relativo alla salute: un adolescente su quattro riferisce di sentirsi nervoso, irritabile o avere difficoltà a dormire almeno una volta alla settimana. Il rapporto mostra una sostanziale variazione nel benessere mentale tra i vari paesi. Ciò indica che i fattori culturali, politici ed economici possono svolgere un ruolo nella promozione del buon benessere mentale.
Sempre secondo i dati raccolti, meno di un adolescente su cinque fa attività fisica nella quantità raccomandata dall’Oms. Due terzi degli adolescenti non mangiano con l’adeguato apporto di nutrienti e uno su sei consuma bibite zuccherate ogni giorno. Il consumo quotidiano di verdure è più basso nel sud dell’Europa, in particolare a Malta (25%), in Italia (27%) e in Croazia (28%). Il risultato dei cattivi comportamenti è che un giovane su cinque nel 2018 era sovrappeso o obeso, un numero in salita rispetto alla prima rilevazione.
Altro tasto dolente è la scuola: in circa un terzo dei paesi, il rapporto ha evidenziato un aumento degli adolescenti che si sentono sopraffatti dai compiti scolastici e un calo dei giovani che riferiscono di amare la scuola, rispetto al 2014. Lo studio affronta anche la tematica del crescente uso della tecnologia digitale che può avere effetti positivi sullo sviluppo, ma può anche amplificare le vulnerabilità e introdurre nuove minacce, come il cyberbullismo, che colpisce in modo sproporzionato le ragazze. Più di un ragazzo su dieci riferisce di essere stato vittima di cyberbullismo almeno una volta negli ultimi due mesi.