Si è dovuto attendere più di un mese, ma ora il decreto Rilancio (ex decreto Aprile) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Dopo aver ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri il 13 maggio con la formula “salvo intese”, giunge a destinazione dopo il Cura Italia e il decreto liquidità.
Si tratta di un pacchetto di misure da 55 miliardi di indebitamento e 155 miliardi in termini di saldo netto da finanziare. Con 266 articoli, il dl Rilancio rifinanzia le misure già messe in campo con il Cura Italia per aiutare famiglie, lavoratori e imprese duramente colpiti dalla pandemia del coronavirus. Affinché funzioni, però, servono 98 decreti attuativi, tra cui 18 per le imprese, che dovranno arrivare entro i 60 giorni dall’entrata in vigore del dl rilancio.
Inoltre, da quanto si legge nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per finanziare i nuovi interventi del decreto saranno utilizzati anche 3,34 miliardi di “margini disponibili in termini di fabbisogno”, cioè risorse non impiegate del decreto Cura Italia.
Secondo il provvedimento, da giugno partiranno i contributi a fondo perduto per le imprese, con una terza tranche fino a 1.000 euro per gli autonomi.
Dal prossimo mese le aziende potranno tirare un sospiro di sollievo: saranno esentati dal pagamento dell’Irap. Il dl, infatti, ha imposto la cancellazione della rata di giugno dell’Irap. Il provvedimento riguarda tutte le imprese fino a 250 milioni di euro di fatturato e i lavoratori autonomi con un corrispondente volume di compensi.
La norma prevede il rinvio al 16 settembre dei versamenti delle ritenute, dell’Iva e dei contributi sospesi a marzo, aprile e maggio per le imprese che hanno subito cali di fatturato, in particolare modo quelle tra le filiere maggiormente colpite o che sono nelle province dichiarate zona rossa all’inizio della pandemia.
Nel decreto è previsto un contributo a fondo perduto per le piccole imprese (inclusi lavoratori autonomi titolari di partita Iva o di reddito agrario). Con una misura che vale 163,5 milioni di euro, è prevista anche la cancellazione dell’acconto Imu di giugno per gli alberghi e gli stabilimenti balneari, mentre viene istituito un fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per il 2020 a sostegno del settore del turismo.
Durante la conferenza stampa del 13 maggio, in cui sono state illustrate le principali misure contenute nel testo varato, il ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha sottolineato come una parte del provvedimento sia dedicata soprattutto alle 11mila startup in difficoltà a causa dell’emergenza. In particolare, per il settore l’esecutivo è intervenuto con norme finalizzate a rafforzare il ruolo degli investimenti: iniezione di liquidità, sgravi fiscali per favorire l’investimento dei privati nel capitale delle imprese innovative per un totale di 500 milioni di euro. Soddisfatto il sottosegretario allo Sviluppo Economico Gian Paolo Manzella, che ha definito le misure inserite nel dl Rilancio positive per le imprese innovative.