Il Coronavirus continua a seminare morti e a indebolire l’economia mondiale. L’ultimo allarme riguarda l’Africa, dove presto milioni di persone potrebbero essere ridotti alla povertà estrema dall’epidemia. L’avvertimento proviene dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che questa mattina ha invocato “solidarietà globale” per l’Africa, finora poco colpita dal virus ma che sarà ancora più “affamata, malnutrita e vulnerabile alle malattie”. Guterres ha anche parlato di vaccino, definito un “bene pubblico globale” e invocandone un accesso “rapido, equo ed economico”. A portata dei vecchi e nuovi poveri del continente africano.
Ma la pandemia non risparmia neanche i ricchi sovrani inglesi. I media rivelano che la crisi sanitaria nel Regno Unito ha provocato un buco da 20 milioni di euro nelle casse reali. L’ammanco è dovuto alla fine del flusso dei visitatori, paganti, a Buckingham Palace e nelle altre strutture royal. Appena un anno fa l’incasso ammontava a 80 milioni di euro. Ma era il mondo pre Covid. Adesso, a causa dei botteghini chiusi e delle mancate entrate, anche la regina “piange”. E con lei anche i numerosi impiegati presso la Casa Reale: il Lord ciambellano in un’email ha avvisato tutti i 500 dipendenti che l’attuale crisi potrebbe causare alcuni licenziamenti.
Sul fronte sanitario, l’ultima ricerca della Johns Hopkins University ha contato circa 5 milioni di contagiati nel mondo, esattamente 4.897.567, con 323.286 vittime. Gli Stati Uniti sono il paese più danneggiato dal Coronavirus, con circa 1 milione e mezzo di positivi e quasi 92.000 morti certificati. Seguono la Russia e il Brasile, rispettivamente con 300.000 e 271.000 casi.
Nelle ultime 24 ore negli States sono morte 1.500 persone per Covid-19. E, nonostante l’ottimismo a più riprese paventato dalla Casa Bianca e le forti pressioni interne per riaprire il Paese, le proiezioni degli scienziati dipingono un quadro fosco, con almeno 1000 morti quotidiani per almeno i prossimi 25 giorni.
Nell’ultima giornata la Russia ha registrato il maggior numero di morti in 24 ore: 135 contro i 115 di ieri. Dall’inizio dell’epidemia nel Paese sono stati registrati esattamente 308.705 contagi, con 2.972 vittime dichiarate.
In peggioramento la situazione sanitaria in America Latina, con l’exploit negativo del Brasile. Nel continente i casi positivi sono complessivamente 571.964, con 31.911 vittime accertate, la maggioranza delle quali in Brasile (17.971). Nel paese guidato dal “Covid-scettico” Jail Bolsonaro, adesso alle prese con una piccola crisi di consenso, nell’ultimo giorno sono stati dichiarati 1.179 morti, con 17.408 nuovi casi positivi.