Se ne parlava da giorni e adesso è una certezza: quest’estate i palchi italiani resteranno vuoti. Quella che si prospetta a causa del coronavirus è una stagione senza musica. Niente concerti negli stadi, niente festival rock o jazz, niente eventi celebrativi: sfumato tutto il calendario 2020 da giugno a settembre. Nessun concerto di Claudio Baglioni alle Terme di Caracalla, fermo Andrea Bocelli, stop ai tour di Tiziano Ferro, Ultimo e Cesare Cremonini.
Tutto spostato al direttamente al 2021, annuncia Assomusica, l’associazione che riunisce i produttori italiani di concerti, che ha diramato la lista di eventi da spostare. Ci sono 101 nomi, dal rapper Anderson Paak a Zucchero, dai Pearl Jam a Biagio Antonacci. Si tratta, spiega l’associazione, di “una decisione condivisa dalla gran parte dei produttori e organizzatori di spettacoli di musica dal vivo, che fanno sentire unita la loro voce”.
A saltare, per quest’anno, anche i concerti di artisti stranieri in Italia, ma per loro, ristabilire una data è molto più complicato e probabilmente molti eventi saranno direttamente cestinati. Non arriveranno, dunque, dall’estero, i Pearl Jam, Billie Eilish, Deep Purple, Green Day, Red Hot Chili Peppers. Tra i tanti appuntamenti attesi, saltano un giro il Roma Summer Fest, Rock in Roma, Lucca Sumer Festival (che deve dire addio a Paul McCartney per l’impossibilità di riprogrammare la sua presenza), Milano Summer Festival, Collisioni, Umbria Jazz, Pistoia Blues, I-Days, Firenze Rocks, tutti con i loro fitti calendari.
Troppo strette le maglie previste dalle disposizioni del governo, che vietano gli assembramenti per contrastare la diffusione del coronavirus. Niente spettacoli senza posto a sedere preassegnato a una distanza di almeno un metro, con capienza massima di mille spettatori all’aperto e duecento per i luoghi chiusi. E così, dare appuntamento direttamente al 2021 sembra essere l’unica soluzione praticabile.