Prima prove di “fase tre” per alcune regioni. Il governatore del Veneto Luca Zaia, infatti, ieri ha annunciato un accordo fra le sue provincie “di confine” e Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Provincia di Trento. Secondo quanto pattuito con i colleghi, in questi territori ci si potrà muovere anche per vedere i propri congiunti – oltre che per motivi di lavoro e salute, come già stabilito. Zaia, infatti, ha spiegato che l’intesa prevede “di poter uscire dal Veneto per incontrare parenti e fidanzati con l’autocertificazione”. Una sorta di balzo in avanti, quindi, su cui il governo ancora non si esprime. Per ora, la data indicata da Palazzo Chigi per lo spostamento fra regioni rimane sempre il prossimo 3 giugno.
In ogni caso, i dati della curva dei contagi di Coronavirus continuano a scendere Ieri il numero delle vittime quotidiane è tornato sotto quota 100 (per la precisione, 99), per la prima volta dallo scorso 9 marzo. Marche, Sicilia, Calabria, Molise, Basilicata e la stessa provincia di Trento non hanno registrato vittime. Sardegna, Umbria, Basilicata e Calabria che addirittura non hanno registrato nuovi casi. I guariti, invece, hanno raggiunto quota 127.326, per un incremento di 2.150 persone. A fronte di questi dati, il calo degli attualmente positivi è stato di 1.798 unità, mentre i nuovi positivi sono stati 451. Di questi, la maggior parte sono in Lombardia: 175, il 38,8% del totale. Per il resto, l’incremento dei casi è stato di 72 infetti in Piemonte, 35 in Emilia Romagna, 39 nel Lazio, 32 in Liguria e 13 in Toscana.
Infine, i tamponi. Quelli eseguiti sono stati 36.406, mentre il giorno prima erano oltre 60mila. Al di là di questa riduzione, però, il rapporto tra test e casi di Coronavirus individuati è stato comunque di un malato ogni 80,7 tamponi fatti, ovvero l’1,2%, assolutamente in linea con la media degli ultimi giorni.
