Dopo il decreto Rilancio, il governo annuncia che varerà un nuovo provvedimento denominato “Rinascita”. Si tratta di uno “Sblocca cantieri” con fondi destinati a investimenti produttivi, privati o pubblici, rimasti per lo più “fuori dai giochi” nell’ultimo dl che vede 15 miliardi rivolti soprattutto alle imprese.
Il decreto Rinascita, spiegano fonti del governo, sarà un provvedimento tutto incentrato su semplificazione burocratica e investimenti. E nel quale potrebbero essere inserite alcune delle proposte che il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nei prossimi giorni inoltrerà a Palazzo Chigi. L’ex presidente del Consiglio invita da tempo l’esecutivo ad adottare provvedimenti che snelliscano i procedimenti per avviare nuove infrastrutture e favorire così la ripartenza dei lavori.
Dall’altro lato, il piano del premier Giuseppe Conte per stoppare le spinte centrifughe di Italia viva e mantenere alto il suo gradimento – vera assicurazione sulla sua permanenza alla guida del governo – si svilupperà da qui a fine maggio, nel momento più difficile dall’inizio dell’emergenza Covid-19.
Anche perché il premier, con la fase 2, è più esposto: gli attacchi di Confindustria, ad esempio, si susseguono, così come il pressing dei sindacati e quello, sempre più forte, delle regioni.
Proprio per questo, Conte sta cercando di coinvolgere tutti, Iv compresa, nella realizzazione della fase 2. Il messaggio riguarda un concetto già altre volte ribadito da Conte: cioè che il premier e Renzi sono sulla stessa linea, almeno sulla consapevolezza che il Paese ha bisogno di risposte estreme e urgenti.
Da qui l’individuazione di alcune priorità comuni: un piano shock per le imprese, un dl che metta in campo la semplificazione burocratica e appunto uno “sblocca cantieri” nel segno del modello Genova, lo stesso usato per la ricostruzione del Ponte Morandi.