Sembra tutto pronto per lo step successivo della fase 2. Le linee guida del Governo per le riaperture del 18 maggio sono state inviate alle Regioni, che potranno decidere come muoversi per la ripartenza delle attività. Tra chi si atterrà alle disposizioni del governo, e chi riaprirà altre attività, non mancano Regioni che stanno ancora valutando come agire, in particolare Lombardia e Piemonte che restano le più colpite dal Covid-19.
Da lunedì via libera a negozi al dettaglio, bar, ristoranti, estetisti e parrucchieri. Andranno rispettate una serie di norme stringenti per il rispetto delle misure di sicurezza, non accolte bene da tutte le categorie di lavoratori. Ma il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia sottolinea come, nonostante i miglioramenti, l’Italia resti “un malato che non può permettersi ricadute”.
Per palestre e centri sportivi si parla di riaperture entro il 25 maggio. Lo conferma il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, con il Governo pronto a sostenere le realtà che potrebbero avere problemi ad attuare il protocollo di sicurezza.
Probabile da lunedì anche la rimozione delle autocertificazioni per gli spostamenti all’interno della stessa regione, e la possibilità di incontrare i propri amici evitando assembramenti e rispettando le misure di sicurezza stabilite.
I dubbi maggiori riguardano i liberi spostamenti tra regioni. Si valuta di consentirli dal primo giugno tra le meno colpite, ma fino ad allora non sarà possibile muoversi fuori dalla propria area neanche per incontrare congiunti o raggiungere le seconde case (possibile invece per le abitazioni dentro la stessa regione).
Tutto dipende dall’andamento dei contagi: se la curva epidemica dovesse rialzarsi il Governo agirà scavalcando le disposizioni regionali, richiudendo tutto per evitare una nuova ondata di casi.