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HomeCronaca Milano, aperitivo ai Navigli, Sala: “Immagini vergognose o si cambia o si richiude”

Milano, folla ai Navigli
Sala: "Immagini vergognose
o si cambia o si richiude"

Il sindaco ora chiede consapevolezza

Il primario Galli: "Città è una bomba"

di Tommaso Coluzzi08 Maggio 2020
08 Maggio 2020

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala in una immagine del 27 Aprile 2020 Ansa/Matteo Corner

Scatta la fase 2 e scatta la polemica. La zona dei Navigli, a Milano, è tornata a riempirsi ieri pomeriggio. Passati quattro giorni dall’allentamento del lockdown sono comparsi tanti ragazzi a passeggio, molti dei quali senza mascherina. Tra un aperitivo da asporto e una chiacchiera al tramonto è subito scoppiata la polemica sui social: moltissimi video e foto postati per testimoniare l’affollamento di una delle zone più famose della movida milanese. Pioggia di critiche su Facebook e Twitter: c’è chi dà degli “incoscienti” a coloro che passeggiano e chi se la prende con Giuseppe Sala, colpevole di non controllare la situazione.

Il sindaco di Milano è intervenuto sulla questione questa mattina, con un video su Facebook dai toni durissimi. “O le cose cambiano oggi, è un ultimatum, o io domani come al solito sarò qui a Palazzo Marino e prenderò provvedimenti – ha minacciato Sala – chiudo i Navigli e chiudo l’asporto”. Il primo cittadino ha annunciato anche maggiori controlli per questa sera, ma ha sottolineato: “Io mi prendo le mie responsabilità, ma non è un guardie e ladri, non è un gioco”.

https://www.facebook.com/beppesalasindaco/videos/242802863479738/

“Quando c’è da ringraziare i milanesi per il loro comportamento virtuoso io sono sempre il primo a farlo e mi piace anche – ha spiegato Sala – Però ci sono dei momenti in cui c’è da incazzarsi e questo è uno di quelli: le immagini di ieri lungo i Navigli sono vergognose”. Poi fa un passo indietro e torna alla prima fase dell’epidemia: “Potevamo essere inconsapevoli due mesi fa e anche io lo sono stato, ma ora no, non dopo tutto quello che abbiamo visto”.

Massimo Galli, primario di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, è molto preoccupato. Il capoluogo lombardo è “una bomba, perché in tanti sono stati chiusi in casa con la malattia”, ha spiegato al quotidiano la Repubblica. “Alcuni hanno interpretato l’ingresso nella fase 2 come un liberi tutti, è un segnale pericoloso – ha continuato Galli – così c’è il rischio di richiudere”.

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