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HomeEconomia Decreto maggio ancora fermo. No di Confindustria e Ance a taglio orario di lavoro

Non si sblocca il dl maggio
Taglio dell'orario di lavoro
no di Confindustria e Ance

Previsti 200 milioni per le zone rosse

Patuanelli: 500 milioni a fondo perduto

di Rossella Dell'Anno07 Maggio 2020
07 Maggio 2020

Bandiere a mezz'asta a Palazzo Chigi, Roma, 31 marzo 2020. ANSA/FILIPPO ATTILI/US PALAZZO CHIGI ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

“È intenzione del governo intervenire con un cosiddetto fondo perduto con un importo di almeno 10 miliardi aggiuntivo ai cinque della conferma delle misure che il Ministro del Lavoro Catalfo confermerà nel modo dei 600 euro, che saranno incrementati per due mensilità, e quindi avremo circa 15 miliardi nel prossimo decreto esclusivamente per il fondo perduto”. Questo è quanto afferma il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, durante il Question Time al Senato, spiegando che “tutto il mondo delle microimprese va sostenuto col fondo perduto”. 

Il governo sta lavorando a una maxi manovra da 55 miliardi per risollevare il Paese dai disastri economici causati dall’emergenza coronavirus, ma il cosiddetto “decreto maggio” è momentaneamente in stand by e attende il via libera europeo per le nuove misure sugli aiuti di Stato.

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, nel frattempo, spiega lo schema che l’esecutivo ha messo a punto e conferma tre interventi che riguardano dimensione e fatturato delle imprese. Per le piccole aziende sono previsti aiuti a fondo perduto (anche per le aziende turistiche), in base alle perdite che ha causato la pandemia. Per quelle medie invece, con un fatturato tra 5 e 50 milioni di euro, dovrebbe esserci un intervento a sostegno della patrimonializzazione, pari passu tra imprenditore e Stato (probabilmente attraverso Invitalia); per le grandi aziende scenderebbe in campo Cassa depositi e prestiti.

Durante gli incontri con le sigle datoriali, il governo avrebbe anche confermato l’intenzione di rinviare ancora le scadenze fiscali da giugno a settembre.

Si pensa a spingere per una riconversione green degli edifici, una idea promossa dal sottosegretario Riccardo Fraccaro, e a incentivare i lavori di ristrutturazione: lo Stato di fatto si farebbe carico dei lavori in chiave green e anti-sismici, con ecobonus e sismabonus che diventano un superbonus al 110%. Con i lavori di casa attivati da inizio luglio, si potrà avere una detrazione al 110% (attualmente i bonus si fermano, solo in alcuni casi, all’85%). Il super-incentivo potrà anche essere richiesto come sconto in fattura o ceduto a banche e intermediari finanziari. Anche la polizza antisismica si potrà scontare del 90%.

Previsti buoni fino a 500 euro per acquistare biciclette e monopattini elettrici, per incentivare una mobilità alternativa. Nel decreto maggio sarebbero compresi anche 200 milioni destinati ai soli Comuni delle zone rosse, i più colpiti dal Coronavirus.

Nel frattempo, mentre il governo illustra le misure previste nel prossimo decreto maggio, le imprese chiedono indennizzi e non prestiti. Confindustria e Ance (Associazione Nazionale costruttori edili), dicono di no alla proposta del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, che avrebbe proposto di rimodulare l’orario di lavoro (per il periodo dell’emergenza) e destinare parte dell’orario a corsi di formazione, a parità di stipendio.

Un lavoro sul decreto maggio, quello della maggioranza, che procede con non poche difficoltà: tra strappi, minacce di dimissioni, divergenze e contrasti. Questo rischia di far slittare ancora la maxi manovra che dovrebbe dare sostegno all’economia italiana. L’obiettivo è quello di fare un Consiglio dei ministri durante il week end.

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