Servono investimenti a sostegno del sistema produttivo, dell’occupazione e dell’istruzione, in modo da arginare povertà e disuguaglianze. È il punto focale di “Politiche per fronteggiare la crisi da Covid-19 e realizzare l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”, il nuovo rapporto dell’Asvis, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, pubblicato il 5 maggio.
Con questo studio l’associazione propone una serie di azioni “necessarie per stimolare la ripresa economica dell’Italia dopo l’emergenza Coronavirus”, in linea con gli obiettivi posti dal Green deal europeo. Semplificazione delle procedure amministrative per velocizzare gli investimenti pubblici, rinforzo dell’infrastruttura culturale a livello nazionale, accelerazione della transizione digitale per lo sviluppo sostenibile, e il ripensamento del ruolo dello Stato a integrazione e supporto dell’azione del settore privato sono alcune delle proposte chiave presentate da Asvis.
Il rapporto evidenzia come ora ci sia più consapevolezza non solo dei legami tra rischi ambientali e possibile insorgenza di pandemie, ma anche della fragilità dell’attuale sistema economico e sociale. Per questo, sottolinea l’Asvis, le politiche di rilancio dovranno puntare anche sulla maggiore sicurezza dei lavoratori, innovazione e capacità di cogliere le opportunità offerte dalla Green economy.
Queste azioni “potrebbero essere utilizzate dal Governo per disegnare le politiche orientate a fronteggiare l’emergenza economica e sociale, nonché per disegnare quelle per il rilancio del Paese”, afferma il presidente dell’Asvis Pierluigi Stefanini. E per Enrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza, “l’obiettivo delle politiche pubbliche deve essere quello di ridurre al massimo gli effetti negativi dello shock e stimolare la resilienza trasformativa del sistema socioeconomico”.