Inizia la fase 2 anche per il calcio italiano. Da oggi c’è il via libera agli allenamenti individuali nei centri sportivi, che per la linea di cautela dettata del governo sarebbero dovuti ripartire dal 18 maggio.
Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora ancora ieri si era contrario a una ripartenza anticipata, specificando in un post su Facebook che “gli allenamenti delle squadre non riprenderanno prima del 18 maggio e della ripresa del campionato per ora non se ne parla proprio”. Ma con la linea originale del governo che è stata prima “scavalcata” da alcune Regioni e poi da una direttiva del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il Cts ha dato l’ok agli allenamenti dopo un confronto con lo stesso Spadafora.
CHI RIPARTE
Il primo a ripartire è il Sassuolo, che già dalle 9 di stamattina ha varcato la soglia dei Mapei Centre per far allenare i primi giocatori. Da domani invece allenamenti individuali per i calciatori dell’Atalanta, esclusivamente sui campi e su base volontaria. Il 6 maggio toccherà alla Sampdoria ripartire con l’attività individuale, stesso giorno anche per la Lazio come comunicato dal ds Igli Tare ai microfoni di Sky Sport. Per la Roma si parla invece del 7 maggio.
La Juventus ha dato indicazione ai 9 giocatori stranieri ancora all’estero di organizzarsi per rientrare a Torino, sebbene per le disposizioni del governo dovranno comunque osservare i 14 giorni di quarantena. Per chi è già in Italia ci saranno allenamenti scaglionati tra martedì e mercoledì.
CHI ASPETTA
A restare ancora fermo è l’Udinese, “in doverosa attesa della definizione dei protocolli sanitari da parte delle autorità competenti”. Discorso simile per l’Inter, che aspetta un quadro normativo definitivo, pur convocando la propria prima squadra per gli allenamenti nei prossimi giorni. Anche il Cagliari prende tempo in attesa di protocolli ufficiali, mentre il Napoli intende prima sottoporre i propri giocatori al tampone in vista di una possibile ripartenza giovedì. Il Genoa, infine, sta ancora valutando il da farsi.
LA QUESTIONE DIRITTI TV
Prosegue lo scontro sui diritti televisivi e relativi pagamenti. La Lega di Serie A non cambia posizione e aspetta da oggi il pagamento dell’ultima rata da parte dei broadcaster tv Sky, Dazn e Img, per una somma complessiva di 230 milioni di euro. Le emittenti hanno respinto le richieste della Lega, continuando a fare pressione per una ridiscussione dei termini economici visto lo stop al campionato per l’emergenza Coronavirus. Sebbene alcune società come Juventus, Roma e Inter siano più aperte al dialogo per trovare un punto d’incontro, nei prossimi giorni sarà convocata un’assemblea nella quale i club decideranno come agire. E soprattutto se sarà necessario ricorrere alle vie legali.