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HomeEconomia Mes, ci sarà sorveglianza Ue: ora si tratta per eliminarla, c’è tempo fino all’8 maggio

Mes, per l'Italia prevista
possibile sorveglianza
di Bce e Commissione

Per il governo italiano è "buona base"

Salvini attacca: "Soldi non sono gratis"

di Tommaso Coluzzi30 Aprile 2020
30 Aprile 2020

Un Mes senza condizioni. Era questo l’obiettivo dichiarato dell’Italia e degli altri Paesi Ue messi in ginocchio dalla pandemia di Covid-19. La svolta era arrivata all’Eurogruppo di aprile, con il compromesso tra ministri dell’Economia: si spende solo per la sanità, in cambio niente condizioni. Ora però – secondo un’indiscrezione del quotidiano la Repubblica – sono cambiate di nuovo le carte in tavola. Il contratto per accedere ai fondi è arrivato alle Cancellerie dei Paesi membri ieri sera. Per ridiscuterlo ci sarà tempo fino all’8 maggio, quando i ministri delle Finanze lo approveranno in via definitiva. La frase finale è quella che preoccupa di più: “La Commissione europea chiarirà monitoraggio e sorveglianza in accordo con le regole del Two Pack”. Un passaggio fondamentale che implica una “sorveglianza rafforzata” da parte di Commissione e Bce sugli Stati che chiederanno di accedere ai fondi.

Fonti del governo italiano rivelano al quotidiano di “una buona base di partenza negoziale”. La linea dell’esecutivo è stata chiara fin dall’inizio: il Mes non è ritenuto uno strumento adatto per fronteggiare questa crisi, ma ci si siede comunque al tavolo per negoziare. Se ci fosse anche la lontana ipotesi di uno strumento che si trasformi in un cappio al collo, com’è stato per la Grecia, in molti si tirerebbero indietro e il nuovo Mes sanitario sarebbe inutile.

Tra le altre regole riportate da Repubblica c’è la clausola che impone che i soldi vengano spesi entro un anno. I fondi verranno reperiti sul mercato, utilizzando i “Social Bonds”. Si discuterà anche su tassi e tempi del rimborso del prestito. Si parte da 10 anni, ma i Paesi mediterranei chiederanno di raddoppiare a 20. I tassi sono sotto lo zero, ma per costi di gestione potrebbero superarlo di poco.

Il governo italiano tratterà e rifletterà, perché i 36 miliardi di euro – pari al 2% del Pil – che potrebbero arrivare dal meccanismo europeo, sarebbero fondamentali per l’economia italiana. Tra i più contrari all’utilizzo del Mes ci sono le opposizioni di destra – Fratelli d’Italia e Lega – che da tempo protestano contro questa opportunità, scatenando la rabbia del premier Conte che ha accusato pubblicamente Giorgia Meloni e Matteo Salvini di mentire sull’argomento. E proprio il leader del Carroccio ha commentato l’indiscrezione: “Quando io leggo su Repubblica che l’Italia, se aderisce a questa richiesta avrà una sorveglianza rafforzata, mi permetti di essere preoccupato?”. Poi una stoccata generale: “Io sento dire a Prodi, Renzi, Berlusconi, Zingaretti, ‘viva il Mes prendiamo il Mes’, tanto non c’è nessuna condizione” ma “è esattamente quello che stiamo denunciando da settimane, occhio che i soldi non sono gratis”.

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