Secondo l’ultimo bollettino della Johns Hopkins University sono 200.698 i morti di Coronavirus in tutto il mondo, 120mila dei quali solo in Europa. I contagiati sono quasi tre milioni.
Negli Stati Uniti i casi di Covid-19 hanno quasi superato il milione, con 53mila vittime, un quarto di quelle di tutto il mondo. Donald Trump, dopo aver messo in imbarazzo le autorità sanitarie americane affermando che il virus si può sconfiggere con iniezioni di disinfettante e l’esposizione a raggi UV, ha deciso di disertare per la prima volta il briefing quotidiano. “Non vale più la pena perderci tempo ed energie”, ha postato The Donald su Twitter, dopo aver definito le sue parole sul rimedio anti Covid-19 “sarcastiche”. E poi ancora “Qual è lo scopo di avere delle conferenze stampa della Casa Bianca quando i patetici media fanno solo domande ostili e si rifiutano di riportare accuratamente la verità dei fatti!”.
Si pensa, invece, che la Casa Bianca stia tentando di convincere Trump a cambiare il suo il format degli incontri con la stampa, trasformati in infinite maratone più simili a un comizio che ad un briefing. La paura è che le polemiche sugli show del tycoon, unite al bilancio sempre più grave della pandemia e alle inevitabili conseguenze economiche e sociali, porti a un crollo della popolarità del presidente con un doppio schiaffo a novembre: niente rielezione e Senato riconsegnato ai democratici.
AUSTRALIA
Oltre un milione di australiani hanno scaricato l’app di tracciamento del coronavirus nelle prime 24 ore da quando è stata lanciata dal primo ministro Scott Morrison. L’app COVIDSafe è sostenuta da organizzazioni di medici, infermieri, imprenditori, bancari e registra le connessioni bluetooth che il telefono di una persona fa con telefoni di coloro con cui si è stati in contatto ravvicinato. Basata sul software ‘Trace together’ usato da Singapore, è collegata a un server governativo e gestita da Amazon.
ARGENTINA
Il governo argentino ha deciso una estensione della chiusura delle frontiere nazionali di porti, aeroporti e transiti terrestri, fino al prossimo 10 maggio. Lo riferisce l’agenzia di stampa Telam. Sabato le autorità di Buenos Aires avevano anche annunciato una proroga della quarantena vigente su tutto il territorio nazionale fino alla stessa data, con alcune misure di flessibilità per i centri con meno di 500.000 abitanti.
GIAPPONE
Tokyo estende la lista delle nazioni i cui cittadini vedranno il proprio ingresso vietato in Giappone a fronte dell’espansione del contagio da coronavirus. In base all’ultimo provvedimento saranno aggiunti 14 nuovi Paesi, tra i quali Russia, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Ucraina. Allo stesso tempo le autorità governative hanno alzato il livello di allerta per i propri connazionali che volessero recarsi nei suddetti Paesi, invitandoli a usare ogni cautela per tentare di contenere i casi di contagio della malattia. Il totale delle nazioni alle quali è stato imposto il divieto di ingresso si assesta a 87: oltre che dall’Italia, inserita in questa lista partire dal 26 marzo, il Giappone non accoglie viaggiatori provenienti da Stati Uniti, Cina, Corea del Sud e Australia.
GRAN BRETAGNA
Boris Johnson è “impaziente” di tornare alla guida del Paese dopo essere definitivamente guarito dal coronavirus che lo ha allontanato per tre settimane da Downing Street e costretto a tre notti in terapia intensiva. Oggi il premier britannico lascerà la residenza di campagna di Chequers e riprenderà il suo posto. I numeri con cui Johnson dovrà fare i conti parlano di 20.713 vittime per Covid-19, di cui 813 solo sabato scorso e 413 domenica.
ISRAELE
Secondo i dati del ministero della Sanità israeliano il numero dei casi positivi di coronavirus è salito a 15.466, mentre i decessi hanno raggiunto quota 202; fra i ricoverati in ospedale, 129 versano in condizioni gravi e 96 di questi sono in rianimazione. Le guarigioni sono state finora 6.796. Anche oggi, come in tutti i giorni dell’ultima settimana, i nuovi contagi sono stati inferiori al numero delle guarigioni quotidiane.
NORVEGIA
Tornano a scuola oggi i bambini delle elementari norvegesi: una settimana dopo la riapertura delle materne, i bimbi di età compresa tra sei e dieci anni riprenderanno le lezioni, reduci da sei settimane di classi a distanza durante il lockdown. Per il momento, comunque, è stato imposto un limite di 15 studenti per classe. La Norvegia, che afferma di avere sotto controllo la epidemia di coronavirus, sta progressivamente revocando le restrizioni imposte il dodici marzo scorso per combattere la diffusione virus. Sempre oggi, infatti, ripartono anche le attività dei parrucchieri e dei dermatologi, mentre restano in vigore i divieti per gli eventi sportivi, culturali e vige sempre la regola del distanziamento sociale.
RUSSIA
A Mosca, epicentro dell’epidemia, i nuovi casi sono 2.871 casi (2.971 ieri) per un totale di 45.351. Nel Paese, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 6.198 nuovi casi di coronavirus, portando così il totale a 87.147. I morti sono stati 50 (66 ieri), per un bilancio complessivo di 794. I guariti sono 579 (517 ieri) per un totale di 7.346. Lo riporta la task force nazionale citata dalla Tass.
SVIZZERA
Il Consiglio Federale ha iniziato ad allentare le restrizioni per combattere il coronavirus dopo sei settimane di chiusura, con un piano diviso in tre fasi. Da oggi potranno riaprire parrucchieri, estetisti, negozi di bricolage, vivai e fiorai mentre studi medici e fisioterapisti potranno ricominciare l’attività solo su appuntamento. Sempre da oggi gli ospedali potranno riprendere le visite e le attività che erano state sospese a causa della pandemia. Nel Paese elvetico non c’è l’obbligo delle mascherine, anche se è prevista la fornitura di un milione di pezzi al giorno ai rivenditori. La riapertura delle scuole elementari e di altri esercizi commerciali è invece prevista a partire dall’undici maggio mentre gli istituti superiori così come biblioteche, zoo e musei potranno riprendere dall’otto giugno, a patto che non ci siano inversioni nelle curve dei contagi.
THAILANDIA
Il governo di Bangkok ha esteso fino al 31 maggio le misure restrittive in scadenza originariamente il trenta aprile, tra cui il coprifuoco dalle ventidue alle quattro e il divieto di assembramenti. Con i confini chiusi, il settore turistico del Paese – che rappresenta un quinto del Pil – è al collasso, e i media nazionali hanno segnalato un’impennata dei suicidi tra le classi medio-basse, oberate dai debiti e senza più uno stipendio. I centri commerciali sono chiusi da oltre un mese, e i ristoranti possono operare solo per asporto, con una drastica riduzione delle entrate.