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HomeEconomia Bankitalia alla Camera: “Liquidità per le imprese e garanzie per lo Stato”

Bankitalia alla Camera
"Liquidità per le imprese
e garanzie per lo Stato"

"Le insolvenze oltre il 10 per cento"

per il golden power accordo con Bce

di Giorgio Saracino27 Aprile 2020
27 Aprile 2020

Il governatore della Banca dÃ?Italia Ignazio Visco durante il punto stampa insieme agli altri esponenti istituzionali al termine della visita allÃ?Edificio Alto Isolamento dellÃ?Istituto Spallanzani, Roma, 24 aprile 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

“Una parte delle perdite subite dalle imprese non sarà recuperabile e non tutti i debiti accesi saranno immediatamente ripagati al termine dell’emergenza sanitaria”. È quanto ha affermato la Banca d’Italia in audizione alla Camera sul decreto imprese, sottolineando che, compatibilmente con le condizioni generali dei conti pubblici, “alla concessione di garanzie si affiancheranno trasferimenti diretti alle imprese da parte dello Stato”.

Nel testo inviato al Parlamento da via Nazionale si suggerisce agli imprenditori anche un maggiore uso dell’autocertificazione per coloro che chiedono prestiti alle banche coperti da garanzie pubbliche, così da rendere attestabile la presenza dei requisiti per l’accesso al finanziamento. Il tutto con lo scopo di trovare “un equilibrio tra due opposte esigenze: quella di far affluire le risorse con rapidità alle imprese che ne hanno bisogno e quella di tutelare lo Stato, evitando che le garanzie vadano a coprire prestiti a elevatissimo rischio di non essere onorati”.

Non solo: le insolvenze sui 450 miliardi di euro di garanzie pubbliche attivate dai decreti del governo “potrebbero anche superare quelli del biennio 2012-2013, quando si avvicinarono al 10 per cento. La probabilità di una futura escussione di tali garanzie sarà verosimilmente molto più elevata che in condizioni normali”. Bankitalia chiede inoltre che la decisione del governo di estendere il golden power al settore bancario e assicurativo sia seguita da dettagli per coordinarsi con le norme della Bce.

E, rispondendo alle voci di chi parla di una patrimoniale o di un qualche intervento sui conti correnti degli italiani, Fabrizio Balassone, Capo del Servizio Struttura economica della Banca d’Italia, ha detto: “Non è che il risparmio degli italiani non sia impiegato: è la base della liquidità delle banche, che consente loro di effettuare interventi”.

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