Tra i tanti aspetti – soprattutto negativi – della quarantena e dell’isolamento forzato, ce n’è uno positivo da non sottovalutare: la grande riscoperta della lettura. Come piacere, come fonte di cultura. Oggi si celebra la giornata mondiale del libro, patrocinata dall’Unesco e giunta alla 25esima edizione. Gli organizzatori delle manifestazioni e iniziative in tutto il globo certo non pensavano di trascorrerla così. Normalmente vanno in scena incontri con autori, flash mob e conferenze. Quest’anno la ricorrenza sarà celebrata ugualmente, ma in modo diverso. Rifugiandosi in quel posto che – in un certo senso – ha colpito duramente il mercato del libro, chiedendo aiuto alla tecnologia e al virtuale.
Sul sito web del Ministero dell’Istruzione è già in corso una maratona letteraria organizzata dalla Fondazione De Sanctis: streaming e consigli di lettura via social per gli studenti, con l’intervento del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. La Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna inaugura oggi la sua nuova piattaforma online, mentre le Biblioteche di Roma rendono disponibile la consultazione digitale del nuovo catalogo “Il domani dei classici”. Al via anche “Libri contro la fame”, iniziativa che punta a creare una rete di scrittori e editori che trattino i temi della fame e della malnutrizione con linguaggi nuovi.
A rovinare i festeggiamenti, però, ci pensano i dati raccolti dall’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori-AIE sull’impatto che il Covid-19 avrà quest’anno sul mercato del libro italiano. Il 70% degli editori sta attuando o programmando la cassa integrazione. La stima è che nel 2020 saranno pubblicati 21mila titoli in meno del previsto. Le novità in uscita bloccate sono 12mila, 44 milioni di copie non saranno stampate e i titoli in meno da tradurre saranno quasi 3mila.
Qualche spiraglio di speranza viene dalla graduale riapertura delle librerie. Il 20 aprile a Roma ha riaperto oltre il 70% dei negozi di libri, con un afflusso al di là delle aspettative. Tanto da far raggiungere un incasso giornaliero in linea con quello di un giorno dello stesso periodo dello scorso anno. Ma ancora non basta, serve “un piano straordinario”. A chiederlo è tutta la filiera in un appello firmato dall’AIB – Associazione Italiana Biblioteche, da AIE – Associazione Italiana Editori e da ALI – Associazioni Librai Italiani . Arrivato al tracollo durante il lockdown per la pandemia, l’intero settore chiede interventi a “sostegno di imprese, specie le più piccole, di biblioteche, di lavoratori, autori e traduttori e per risolvere la crisi di liquidità che attraversa l’intera filiera”.
Ma non è un giorno qualsiasi, il 23 aprile. È stato scelto perché nel 1616 morirono tre scrittori tra i più importanti della storia: William Shakespeare, Garcilaso de la Vega e Miguel de Cervantes. E proprio in Spagna c’è un’ulteriore ricorrenza. Oggi in Catalogna si festeggia San Giorgio, Sant Jordi, patrono della regione. Secondo la tradizione le donne regalano libri ai propri innamorati, che invece porgono loro delle rose rosse. Per questo ogni anno, nel giorno del “Dia del llibre” e della festa di Sant Jordi, i librai di Barcellona accompagnano a ogni volume venduto una rosa rossa.
