“Una stagione pazza, pazza…” Così dichiara Roberto Mancini, allenatore del Machester City, dopo la partita vinta 3-2 contro il Queen Park Rangers, grazie al gol del Kun Sergio Aguero avvenuto all’ultimo minuto. “Orgoglio italiano” titola il sito di Eurosport. Il team di Mancini vince con 89 punti, come il Manchester United, grazie alla differenza reti, nonostante i problemi societari e le intemperanze nello spogliatoio, dove l’allenatore è riuscito a gestire bene la situazione, più lucidamente che in passato.
In Inghilterra. A Londra Mancini aveva perso la finale di Coppa dei Campioni nel 1992 contro il Barcellona, e poi nel 2008, da allenatore dell’Inter, era stato eliminato negli ottavi di Champions League dal Liverpool. Punto di svolta del campionato, il derby d’andata contro il Manchester United di sir Alex Ferguson sconfitto per 6-1.
Uno spogliatoio pieno di problemi. E dire che i giocatori non gli hanno reso la vita facile. Ha avuto problemi con Mario Balotelli, minacciando di non farlo giocare più, e con l’ Apache Carlitos Tevez, arrivato al punto di trasferirsi al Milan, messo fuori rosa e poi reintegrato nell’organico. Bagarre da spogliatoio Mancini le aveva già vissute alla Sampdoria, alla Lazio, e all’Inter, con quest’ultima il divorzio, nonostante i successi, era stato molto difficoltoso a livello contrattuale.
Il viaggio in America. Mancini, che esordì come calciatore giovanissimo, a soli 16 anni, conquistò altrettanto presto la nazionale, non giocando mai, però, in un mondiale: nel 1982, infatti, il c.t. Enzo Bearzot gli preferì Franco Selvaggi. Ai mondiali dell’86 non fu convocato perché durante una tourné negli USA, l’allenatore Azeglio Vicini lo sorprese rientrare tardi in albergo. E il Mancio non chiese scusa, né allora né una volta rientrati in Italia. Nel ’90, nonostante fosse convocato, Vicini non lo fece giocare. Si sognò anche il Mondiale successivo del 1994.
Progetti futuri. Ora il prossimo obiettivo del tecnico di Jesi è la conquista della Champions League, magari con l’aiuto di un certo Zlatan Ibrahimovic, suo giocatore già ai tempi dell’Inter – al centro di voci di mercato che lo darebbero come prossimo acquisto del Manchester – e con in testa un sogno: vincere la Liga.
Domenico Mussolino