Il numero di contagi da Covid 19 fatica a ridursi e sportivi e appassionati di tutto il mondo si chiedono quando potranno ripartire le competizioni agonistiche. Per quanto settore trainante – anche e soprattutto su un piano economico – lo sport prevede spesso contatti tra gli atleti e assembramenti di tifosi, ed è per questo motivo che la cautela è massima da parte delle autorità per quanto riguarda la ripartenza dei campionati.
“Sì allo sport nel 2020, ma a porte chiuse”, ha dichiarato Anthony Fauci, consigliere della Casa Bianca e uno dei più grandi esperti mondiali di virus ed epidemie. “C’è un modo in cui si può riprendere a giocare – ha detto il direttore dell’Istituto Nazionale per le Allergie e le Malattie Infettive Usa a Peter Hamby via Snapchat – cioè nessuno potrà andare allo stadio o al palazzetto, inoltre le squadre dovranno essere tenute in osservazione in grandi hotel vicini agli impianti di gioco”.
La Figc stabilisce un protocollo sanitario
La Figc studia una ripartenza del calcio professionistico italiano da effettuare a scaglioni (prima la serie A, poi B e C) per favorire il corretto svolgimento di tutti gli esami necessari (compresi i tamponi) per mettere in sicurezza squadre e addetti ai lavori.
“Per far ripartire il calcio in sicurezza è fondamentale in questa fase mettere a punto le migliori procedure possibili per riprendere l’attività quando ripartirà tutto il Paese” ha dichiarato il presidente federale Gabriele Gravina.
In una videoconferenza presieduta dal dottore Paolo Zeppilli con la Commissione medico scientifica della Figc sono state tracciate le linee guida del protocollo sanitario di garanzia per la ripresa degli allenamenti: ritiri blindati per tutte le squadre, preceduti da uno screening a cui si dovrà sottoporre tutto il gruppo e che comprende, oltre all’esecuzione del test molecolare rapido e del test sierologico, un’anamnesi accurata, una visita clinica ed esami strumentali e del sangue. Inoltre, sia i centri sportivi sia le palestre, ma anche gli spogliatoi e alberghi dovranno essere sanificati.
Tennis fermo fino a luglio
Dopo la cancellazione ufficiale di Wimbledon è arrivato un comunicato congiunto di ATP, WTA e ITF che congela il tennis fino al 13 luglio. Sparisce dal calendario anche la stagione su erba ad eccezione del torneo di Newport, fissato per la terza settimana di luglio. “Oltre a Wimbledon, la sospensione riguarda l’intera stagione europea ATP/WTA su erba, ovvero gli eventi maschili di ‘s-Hertogenbosch, Stoccarda, Queen’s, Halle, Maiorca e Eastbourne, nonché quelli femminili di ‘s-Hertogenbosch, Nottingham, Birmingham, Berlino, Eastbourne e Bad Homburg”, si legge nel comunicato.
Intervistato dalla radio spagnola Onda Cero sull’eventuale ripresa delle gare a porte chiuse, Rafael Nadal l’ha definita un’ipotesi “molto difficile”. “Potrebbe essere un’idea per ricominciare – ha aggiunto – ma il tennis è un fenomeno mondiale, andiamo di paese in paese spostando moltissima gente”.
Posticipato il Giro d’Italia
Il ciclismo rimodula il suo calendario internazionale, e con la conferma del Tour de France da fine agosto a inizio settembre la federazione internazionale fissa anche i paletti per il Giro d’Italia: si correrà dopo i Mondiali previsti dal 20 al 27 settembre ad Aigle-Martigny, in Svizzera, e prima della Vuelta di Spagna. È l’esito della riunione in teleconferenza tra Uci, organizzatori, Rcs e corridori.
Per la ripresa degli allenamenti bisognerà attendere la fine del mese. È quanto emerso nel corso di un incontro in videoconferenza tenuto giovedì fra il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e il presidente e il direttore generale della Federciclismo, Renato Di Rocco e Paolo Pavoni. Sul taglio degli stipendi ai ciclisti è intervenuto il presidente dell’Associazione internazionale dei corridori, l’ex campione Gianni Bugno: “Siamo consapevoli delle difficoltà che possono incontrare gli sponsor e le squadre in questa situazione di emergenza – ha spiegato in una nota – ma nello stesso tempo vigiliamo per evitare eventuali speculazioni e operiamo per limitare i disagi che stanno incontrando i corridori e le loro famiglie”.
A rischio il Gp di Formula 1
Il GP di Francia di Formula 1, la prima gara del calendario rivisto con nove corse già scartate o sospese a causa della pandemia, è a forte rischio di annullamento in seguito alle ultime dichiarazioni rilasciate dal presidente francese Emmanuel Macron.
L’annuncio di estendere il lockdown renderebbe impossibile correre a Le Castellet il prossimo 28 giugno. ” Cancelliamo la stagione 2020 di Formula 1 e ripartiamo direttamente dal 2021″ è la proposta arrivata dall’ex presidente della FIA Max Mosley. “Si potrebbe sfruttare un anno di pausa – ha spiegato l’ex numero uno della Federazione Internazionale all’agenzia DPA – per allestire una base finanziaria molto più solida per il futuro. Fino a quando non sapremo cosa accadrà a livello globale con la pandemia, non è possibile fare piani razionali per la F1”.
Il Baseball riparte da Codogno
Nonostante sia uno sport poco diffuso in Italia, dal baseball arriva una delle proposte più interessanti. Ripartenza prevista (per ora) il 14 giugno “con un evento speciale nella città dove è cominciata la tragedia”.
Il presidente della Federazione italiana baseball, Andrea Marcon, ha spiegato all’Ansa che “secondo il calendario in via di ufficializzazione, nella prima giornata del campionato di Serie B, a Codogno andrà in scena il derby fra la squadra locale, storica società campione d’Italia nel ’76, e il Piacenza”.