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HomeEsteri Coronavirus, dramma europeo: la Spagna supera gli 80.000 contagiati. La Russia in allarme

Coronavirus, dramma Europa
In Spagna oltre 80.000 casi
Russia verso stato emergenza

In Portogallo "sanatoria" per i migranti

In Svezia ancora poche restrizioni

di Giulio Seminara30 Marzo 2020
30 Marzo 2020

epa08331419 Entrance of Gregorio Maranon Hospital in Madrid, Spain, 30 March 2020. Spain is on its 16th day of lockdown as Spanish government has announced a temporary stop to all construction works and other non-essential economic activities as the Mediterranean country suffers one of the worst outbreaks of the pandemic COVID-19 disease caused by the SARS-CoV-2 coronavirus. EPA/JuanJo Martin

Prosegue senza sosta la diffusione del Coronavirus in Europa. Le nazioni più colpite del vecchio continente sono, per distacco, Italia e Spagna. Ma la situazione è grave ovunque, tanto che anche la Russia sta valutando lo stato di emergenza.

Spagna, numeri drammatici

Stando ai dati della John Hopkins University, i contagiati in Spagna hanno superato quota 80.000, sulla scia di quelli dichiarati dalla Cina (82.156). Nello stato iberico i morti di Covid-19 accertati sono 6.803, mentre i guariti 14.709.

Germania, peggiora la situazione 

Si aggrava il quadro anche in Germania, dove i casi di contagio da Coronavirus, sempre stando ai dati resi disponibili dall’Università americana si attestano a 62.435, mentre i morti sono 541. Ma per il Robert Koch Institut, i positivi sarebbero di meno: 57.298, ma sempre quasi cinquemila casi più del giorno precedente, confermando quindi il trend negativo. Per l’istituto tedesco le vittime sono invece superiori rispetto all’altra ricerca: 455. Nel paese suscita ancora sgomento il suicidio di Thomas Schäfer, ministro delle Finanze dell’Assia ritrovato sabato mattina presso i binari di una stazione ferroviaria vicino Hochheim: l’uomo si sarebbe tolto la vita a causa dello stress subito.

Trend negativo in Francia e Regno Unito

Nella giornata di ieri in Francia ci sono stati 292 nuovi decessi, una crescita del 13% rispetto al giorno precedente. Per le autorità francesi il totale è di 2.606 vittime del Coronavirus, ma questo conteggio considera solo i decessi avvenuti ospedale, quindi tanti altri decessi sono attualmente esclusi dal conto totale. I casi positivi invece sono arrivati a quota 40.147.

Nel Regno Unito il conteggio complessivo dei contagiati arriva a quasi 20.000 (19.522), concentrati soprattutto in Inghilterra e a Londra. Circa 2.500 nuovi infettati in più dell’altro ieri, mentre i morti certificati sono 1.228, 209 solo nelle ultime 24 ore.

Il piano portoghese per i migranti

Nella lotta al Coronavirus il Portogallo ha deciso di concedere il permesso di soggiorno a tutti gli immigrati che ne hanno già fatto richiesta, valido almeno fino al primo luglio. Il governo lusitano intende così garantire la possibilità di trovare un impiego e, soprattutto, di accedere alle cure sanitarie a tutti i richiedenti asilo e gli immigrati finora non in regola. In Portogallo è morto quattordicenne, la più giovane vittima europea di Coronavirus, una delle 119 persone decedute a causa dell’epidemia nel paese. Nel paese i contagiati attestati finora sono 5.962.

Russia in allarme

Comincia ad avere paura la Russia. Tanto che, nelle prossime ore, la Duma potrebbe approvare un disegno di legge per conferire al governo il potere di dichiarare l’allarme e lo stato di emergenza nel paese. L’annuncio è stato dato dal presidente della Commissione per la sicurezza e la lotta alla corruzione Vasily Piskaryon. In Russia ci sono stati 302 nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, con un totale di 1.836 persone contagiate, di cui circa 1.000 nella sola Mosca. I morti finora sono – ufficialmente – nove, mentre i guariti dimessi dagli ospedali 66.

L’eccezione svedese

In Svezia, nonostante le quasi 4.000 persone contagiate e gli oltre 100 decessi legati al Coronavirus, la situazione è tranquilla, con la gente ancora in giro e con poche restrizioni. Nel paese sono infatti ancora aperti i ristoranti, i bar e perfino alcune scuole. Solo da ieri il governo di Stoccolma ha vietato gli assembramenti con più di 50 persone, puntando molto sull’autodisciplina dei suoi cittadini, e sulla loro capacità di fare prevenzione autonomamente.

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