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HomePolitica Conte: “Se l’Ue non sarà all’altezza vinceranno i nazionalismi”

Conte avverte l'Europa
"Se non sarà all'altezza
spazio ai nazionalismi"

"Tsunami sanitario e occupazionale"

Incontro tra il Papa e il premier

di Tommaso Franchi30 Marzo 2020
30 Marzo 2020

epa08329398 A handout photo made available by the Press office Palazzo Chigi shows Italian Prime Minister Giuseppe Conte attending a press conference at Palazzo Chigi, Rome, Italy, 28 March 2020. EPA/Palazzo Chigi

“Se l’Europa non sarà all’altezza di questa sfida vinceranno i nazionalismi”. È la frase chiave dell’intervista che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rilasciato al quotidiano spagnolo El Pais. Il premier lancia un appello all’Unione europea, invitandola a prendere decisioni rapide per uscire dall’emergenza coronavirus. “Chi nell’Ue si oppone alle richieste italiane ragiona con una mentalità vecchia e con un’ottica inadeguata a questa crisi”, dice Conte. Parole probabilmente riportate anche nell’incontro con Papa Francesco. Il pontefice ha ricevuto questa mattina il premier in udienza nella Biblioteca del Palazzo Apostolico. Non succedeva dalla fine di agosto 2019.

“Il rischio – spiega il premier italiano – è che l’allarme sanitario dia linfa all’anti-europeismo in molti Stati del nostro continente. Gli istinti nazionalisti, in Italia ma anche in altri Paesi, saranno molto forti se l’Ue non fornirà risposte adeguate”. La ricetta per evitare tutto questo, secondo Conte, è quella di garantire ai cittadini un’Europa più sociale e maggiore vicinanza ai lavoratori, anche perché “il numero dei disoccupati dopo questo tsunami sarà molto alto”.

Giuseppe Conte replica anche alle parole della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che qualche giorno fa aveva bocciato l’idea dei coronabond. “Non penso a un solo strumento per uscire da questa crisi. È il momento di introdurre mezzi di debito comune europeo per uscire da questa situazione. Il fattore tempo è fondamentale”. Nel discorso Giuseppe Conte ha parlato di un “Piano di ripresa europea e re-investimento”.

L’ascesa dei nazionalismi una volta finita l’emergenza è una delle preoccupazioni del premier. Per impedirla Conte invita anche a ragionare in un’ottica futura, parlando di “avviare una ricostruzione prima che ciò avvenga. Questo – spiega il premier in conclusione – è il momento della responsabilità da parte di tutti, governi e istituzioni europee. Ci sarà poi tempo per i bilanci e per le critiche”.

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