Da una settimana nell’Hubei non si registrano nuovi casi di Coronavirus. La regione cinese focolaio dell’epidemia torna a vedere la luce e con lei la sua capitale: dopo oltre due mesi, infatti, Wuhan uscirà dall’isolamento il prossimo 8 aprile, mentre già da oggi le restrizioni messe in atto per contenere il contagio del Coronavirus saranno rimosse nel resto dello Hubei. Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Tedros Adhanom Ghebreyesus ha detto che Wuhan offre al mondo la speranza che anche la situazione più grave di diffusione di Covid-19 possa essere risolta. La città, che è uscita dalla sua battaglia durata mesi contro il virus, non ha riportato nuovi casi confermati di Covid-19 per cinque giorni consecutivi a partire dal 22 marzo.
Nonostante l’assenza di casi, per uscire da Wuhan o dallo Hubei i cittadini dovranno munirsi dell’apposito codice QR che ne certificherà lo stato di salute: grazie a questo accorgimento, Shanghai e le più ricche province costiere sono pronte a riaccogliere i lavoratori migranti dello Hubei. Intanto, a Wuhan si sanificano metropolitane e autobus che erano fermi dal 23 gennaio scorso, e vengono installati termoscanner all’ingresso di tutte le stazioni.
Presto anche gli store Apple in Cina potrebbero riaprire: “Al momento prevediamo che alcuni negozi potrebbero essere in grado di aprire nella prima metà di aprile, in base alle condizioni della loro comunità. Forniremo aggiornamenti per ogni negozio non appena saranno stabilite date specifiche” scrive Bloomberg citando una nota interna firmata dalla vicepresidente responsabile per il retail e le risorse umane, Deirdre O’Brien, in cui si affronta anche il tema dello smart working, che sarà esteso almeno fino al 5 aprile.
Il governo centrale di Pechino, al momento, è ansioso di riavviare produzione industriale, servizi e spostamenti interni nel Paese: la disoccupazione, infatti, è salita di molto in Cina e minaccia la stabilità sociale, anche se, la preoccupazione più grande, rimane l’ipotesi che si verifichi una seconda ondata di contagi.