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HomePolitica Più soldi alla Sanità nel decreto “Cura Italia” firmato da Sergio Mattarella

Decreto "Cura Italia"
Più soldi alla sanità locale
250 milioni per le Regioni

Arruolamento temporaneo di medici

e potenziamento di ospedali e strutture

di Giorgio Saracino18 Marzo 2020
18 Marzo 2020
Chigi Ansa

Incentivi al personale sanitario, potenziamento delle reti di assistenza, norme per la produzione di dispositivi medici e mascherine protettive; la possibilità di utilizzare aree private per impianti sanitari, l’arruolamento temporaneo di medici e professionisti in pensione. Sono queste le misure sanitarie che il governo ha messo in campo per contrastare l’emergenza Coronavirus con la stesura del decreto “Cura Italia”, firmato nella notte dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Incentivi per il personale sanitario

Sono stati messi sul piatto 250 milioni di euro per le Regioni. Con questi soldi verranno retribuite le ore di lavoro straordinario di tutto il personale sanitario e l’assunzione temporanea di nuovi professionisti. Non solo medici: per tutelare le attività di controllo igienico-sanitario, il ministero della Salute può assumere, per un massimo di tre anni, 40 dirigenti sanitari medici, 18 sanitari veterinari, e 29 tecnici.

Ampliamento terapie intensive e mascherine per la protezione personale

240 milioni di euro per incrementare la dotazione dei posti letto in terapia intensiva e nelle unità operative di pneumologia e di malattie infettive, isolati e allestiti con le dotazioni necessarie per il supporto ventilatorio. 50 milioni di euro sono stati invece stanziati per fornire tutto il personale sanitario di dispositivi per la protezione individuale, come mascherine e guanti.

Requisizione strutture private

Le aziende medico-sanitarie private, nel caso in cui ce ne fosse necessità, dovranno mettere a disposizione dello Stato – su richiesta delle Regioni – il personale, i locali, e le apparecchiature presenti all’interno. Per retribuire queste prestazioni sono stati stanziati 160 milioni di euro. Ma potranno anche essere requisite strutture non per forza sanitarie, come gli alberghi, o altre adatte a ospitare un numero elevato di persone.

Aree sanitarie temporanee

Si potranno attivare anche delle aree sanitarie temporanee all’esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza: fuori dagli ospedali, dai policlinici universitari e da locali privati si costruiranno quindi luoghi di ricovero. Stanziati 50 milioni di euro a tal fine.

Impiego di medici militari

Verranno impiegati nelle strutture medico sanitarie anche 120 ufficiali medici militari e 200 sottufficiali infermieri. Alle strutture sanitarie militari saranno poi corrisposti 35 milioni di euro per il potenziamento e l’acquisto di dispositivi medici.

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