Il coronavirus piomba anche sul mondo dello spettacolo, in particolare quello americano. A causa della pandemia saranno sospese quasi cinquanta serie tv, ma tutto è rimandato a tempi migliori. Negli Stati Uniti produttori e registi in questi giorni erano alle prese con le loro riprese. Saranno tutti costretti e riporre le telecamere nelle custodie e a smontare le sceneggiature.
Netflix ha deciso di rimandare tutta la produzione cinematografica e televisiva sia negli Usa che in Canada. Hanno seguito lo stesso esempio anche il gruppo Warner Bros Television e i Disney TV Studios, mentre la Apple ha annunciato che tutti gli spettacoli e le produzioni sono momentaneamente sospese. Le interruzioni delle riprese non riguardano soltanto gli Stati Uniti, ma anche una buona parte del Regno Unito.
I fan di “Stranger Things” dovranno stringere i denti. L’epidemia è scoppiata proprio mentre erano in corso le riprese della quarta stagione della serie, con il cast che ha annunciato sui social l’interruzione delle riprese. Rinviata anche “Peaky Blinderas”, uno degli spettacoli più celebri nel Regno Unito. È lo stesso destino di “Grey’s Anatomy” e “The Walking Dead”, mentre al momento il “The Ellen Show” è sospeso solo fino al 30 marzo, come annunciato su Twitter dalla stessa Ellen DeGeneres.
I saved this clip of my audience’s super talents to make me smile later. Today’s the day! pic.twitter.com/VKaRU304aS
— Ellen DeGeneres (@TheEllenShow) March 17, 2020
La sospensione che potrebbe comportare maggiori danni economici e pubblicitari è quella dei sequel di Avatar, il colossal di James Cameron che a lungo ha detenuto il record di film con maggiori incassi, prima di essere superato da “Endgame”. Lo stop è arrivato anche in Nuova Zelanda, luogo delle riprese. A riferirlo è il New Zealand Herald, dove si legge che Cameron avrebbe dovuto girare alcune scene agli Stone Street Studios di Wellington.