Opposizione all’attacco. Matteo Salvini e Giorgia Meloni riprendono la polemica con il governo dopo i giorni di – apparente – solidarietà nazionale dovuti all’adozione delle drastiche misure di contenzione del Covid-19 da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
È il leader della Lega ad alzare i toni, già ieri sera, dopo l’uscita del bollettino della Protezione Civile: “Più di 1.000 morti per virus in pochi giorni (189 in più rispetto a ieri). #Chiuderetutto, ma sul serio”, ha scritto su Twitter. Il numero uno del Carroccio, da martedì mattina, chiede che vengano chiuse anche le industrie e gli esercizi commerciali che Palazzo Chigi ha lasciato aperti per non bloccare del tutto l’economia italiana.
Questa mattina poi ha chiesto di non permettere più entrate e uscite in Italia, anche dai paesi vicini. “Prima si chiude Schengen e meglio è”, ha affermato ai giornalisti fuori dall’Avis di Milano, dove si è recato a donare il sangue. “Ogni giorno perso sono morti in più, prima si chiude e prima ci si cura anche a livello di frontiere”.
Ci metto tutto il mio impegno, Amici, nell'interesse esclusivo dell'Italia.
Lo dico anche al governo: è il momento del coraggio. pic.twitter.com/8xXkD6ihzw— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) March 12, 2020
La presidente di Fratelli d’Italia ha proposte meno drastiche, che chiede però vengano prese in seria considerazione dal premier Conte. “C’è il tema della chiusura. Ma chi è costretto a lavorare va messo in totale sicurezza: bisogna sanificare i luoghi di lavoro e aiutare economicamente chi sta andando a lavorare”, ha detto questa mattina a Radio Anch’Io. “Aspettiamo di leggere il testo ma si e aperta una breccia nel governo: ritengo che alcune nostre proposte dovrebbero essere nel decreto”.
Fratelli d’Italia sta presentando al tavolo di coordinamento tra centrodestra e governo sul #Coronavirus numerose proposte concrete e di buonsenso per garantire la salute dei cittadini, la tenuta del tessuto produttivo e dei posti di lavoro. Ecco le nostre priorità ⬇️ pic.twitter.com/9wHTPB4KDz
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) March 12, 2020
Più sfumata invece la posizione di Forza Italia che, più che prendersela con il governo, se la prende con la Bce e Christine Lagarde, le cui parole ieri hanno causato un tracollo di Piazza Affari (-17%) e un’impennata dello spread (+ 60 punti). “I timori della Bce hanno bruciato 80 miliardi in borsa. Rimpiangiamo Mario Draghi. Lagarde si è dimostrata inadeguata alla gravità della situazione emergenza. Oggi non servono nuovi don Abbondio”, ha scritto Antonio Tajani, ex presidente del Parlamento europeo, su Twitter. “La Commissione Ue abbia coraggio – ha poi scritto – non segua l’esempio della Banca”.
La @EU_Commission abbia coraggio. Oggi adotti decisioni concrete e credibili per i cittadini. Non abbia paura di scegliere la flessibilità che serve e di investire il denaro necessario per combattere #Covid_19. Non segua l’esempio della @ecb
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) March 13, 2020