Per effetto del Coronavirus saranno chiuse aziende e negozi in tutta Italia. Dalla Fiat Chrysler Automobiles alla Decathlon, dai punti vendita del gruppo Miroglio alle concessionarie Autotorino, da Luisa Spagnoli a Calzendonia. Unica eccezione per il servizio di food delivery, fornito da Deliveroo, Glovo, Just Eat, Uber Eats e Social Food che rimane, invece, attivo.
Fca chiuderà temporaneamente alcuni impianti italiani. In particolare, oggi, giovedì e venerdì fermeranno le fabbriche di Pomigliano; Melfi e la Sevel giovedì, venerdì e sabato; Cassino giovedì e venerdì. La decisione è stata accolta favorevolmente dalla segretaria generale Fiom-Cgil, Francesca Re David, e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil. “Per affrontare questa fase di emergenza in tutto il Paese – spiegano – abbiamo proposto al Governo e al sistema delle imprese una programmazione della riduzione e del rallentamento delle attività produttive, fino alle fermate per mettere in sicurezza le lavoratrici e i lavoratori”.
Anche il gruppo Autotorino chiude le sue concessionarie. La società, con 52 sedi, è il primo dealer auto in Italia per dimensioni e fatturato in Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, nonché in Veneto e Friuli con le insegne Autostar. “Noi come sempre, ci metteremo forza, determinazione e coraggio, perché il 3 aprile potremo ricominciare a percorrere un nuovo pezzo di strada”, ha detto il presidente Plinio Vanini. Alberto Cirio, governatore del Piemonte, vorrebbe “chiudere tutto, credo che a questa riflessione vada prestata grandissima attenzione”, ha detto oggi ai microfoni di Radio 24.
Questa mattina è prevista, inoltre, la chiusura del Brennero, come annunciato da Vienna. Ridotti gli spostamenti: camionisti e lavoratori saranno sottoposti al termoscanner, stop per i treni passeggeri, i treni merci possono proseguire dopo il cambio del locomotore, come anche i treni passeggeri che non si fermano in Italia.
Chiude anche Decathlon. La catena francese dedicata allo sport annuncia lo stop al pubblico da mercoledì 11 e fino a domenica 15 marzo compreso. Ma resta aperto il servizio online. “Reagire alle difficoltà è ciò che sappiamo fare, da veri sportivi, cercando le migliori soluzioni per andare avanti” scrive il gruppo in una nota mandata ai clienti.
Il gruppo Miroglio per tutelare i dipendenti, le loro famiglie e i clienti, ha deciso di interrompere le attività su tutto il territorio nazionale. Fermi, dunque, 900 punti vendita di brand come Motivi, Oltre, Fiorella Rubino, Elena Mirò e Caractère. Non solo, stessa scelta per Boggi Milano, Liu Jo, Coccinelle, Luisa Spagnoli con i suoi 150 punti vendita. Il Gruppo Calzedonia già un paio di giorni fa aveva deciso la chiusura dei negozi al Nord e ora invece ha messo in stop gli store di tutta Italia.