Il Coronavirus avanza rapidamente anche negli Stati Uniti: superati i mille contagi accertati, con il conto delle vittime giunto a 31. Il più colpito è lo Stato di Washington, con 273 casi e 24 decessi, la California e New York registrano rispettivamente 178 e 173 contagiati. Ma l’emergenza si sta espandendo rapidamente in tutto il Paese: anche il Massachusetts e il Michigan hanno adottato le prime contromisure per contenere la diffusione del virus, dichiarando lo stato d’emergenza.
La prima area di contenimento, seguendo l’esempio cinese e italiano, è stata predisposta nello Stato di New York, a New Rochelle, cittadina di 80.000 abitanti che si trova pochi chilometri a nord di Manhattan. A darne l’annuncio è stato lo stesso governatore Andrew Cuomo, dichiarando che si tratta di “una questione di vita o di morte”, che per due settimane rimarranno chiuse “scuole, aziende e luoghi di ritrovo” e che “verrà dispiegata la Guardia Nazionale per i lavori di disinfezione degli spazi pubblici e per la consegna dei generi alimentari ai residenti”. L’aumento esponenziale di casi nella zona di New Rochelle ha anche portato alla messa in quarantena di mille frequentatori di una sinagoga locale.
Misure drastiche sono state adottate anche dall’Università di Harvard: tutte le lezioni saranno virtuali e gli studenti sono stati invitati a non tornare dopo le vacanze di primavera nel campus di Cambridge in Massachusetts. L’attività didattica continuerà a essere svolta da remoto permettendo così di “”de-densificare la nostra comunità”, ha detto la portavoce dell’Università, Rachel Dane.
E in tempi di Coronavirus, anche la campagna per le presidenziali del prossimo 3 novembre risente della situazione emergenziale: i candidati alle primarie democratiche, Joe Biden e Bernie Sanders, hanno annullato tutti gli eventi elettorali. La stessa decisione invece, per ora, non è ancora stata presa dal presidente Donald Trump: risulta ancora confermato un evento posto in calendario a Milwaukee per il prossimo 19 marzo.