Il Coronavirus blocca anche i lavori della Giunta per le immunità al Senato. Il voto previsto per oggi sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del leader della Lega, Matteo Salvini, sul caso Open Arms, è stato rimandato.
“Una senatrice ha partecipato ad una riunione con il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, risultato positivo al Covid-19, quindi la votazione sarà rinviata di quindici giorni”, lo ha detto il presidente della Giunta per le immunità, Maurizio Gasparri, in un’intervista telefonica a LumsaNews, sottolineando la necessità di rinviare la votazione a causa dell’impossibilità di sostituire un membro della Giunta.
I fatti per cui sarebbe indagato Salvini risalgono all’agosto 2019, quando l’allora ministro dell’Interno aveva vietato alla nave dell’Ong spagnola Open Arms di approdare in Italia.
Il 20 agosto 2019 il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, era salito a bordo della nave prima di decretarne il sequestro con relativo sbarco di migranti a Lampedusa ed era stato aperto un fascicolo per capire le dinamiche di quanto accaduto in quei giorni.
Il procedimento è quindi proseguito con le accuse di sequestro di persona mosse nei confronti di Salvini. Essendo quest’ultimo ministro in carica all’epoca dei fatti, la competenza è passata a Palermo, da dove, lo scorso 1 febbraio, è partita la richiesta di processo nei suoi confronti.
I lavori della Giunta per le immunità al Senato sul caso Open Arms erano già slittati, sempre a causa del Coronavirus, dal 26 febbraio al 10 marzo. Il presidente della Giunta, Maurizio Gasparri, aveva dovuto annunciare il rinvio perché il senatore leghista Luigi Augussori era bloccato in una delle zone rosse.
La situazione non è migliorata e la riunione dei capigruppo ha deciso un ulteriore slittamento di 15 giorni, probabilmente al 24 marzo.