NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomePolitica Virus, i provvedimenti del Sud dopo l’esodo. I governatori: “Fermatevi”

Virus, l'esodo verso il Sud
preoccupa le regioni
i presidenti: "Fermatevi"

Per chi viene dalle zone rosse previsti

isolamento, controlli e sorveglianza

di Andrea Murgia09 Marzo 2020
09 Marzo 2020

Health personnel carry out checks on passengers arriving in the Lucanian capital with the Frecciarossa train coming from Milan to the central station of Potenza, 08 March 2020.ANSA/TONY VECE

Ora il Sud Italia teme il ritorno della propria gente. Dopo la fuga in massa dalle zone rosse, a causa della bozza del decreto del governo che ha iniziato a circolare tra i mezzi di informazione, ora le Regioni del Centro-sud si tutelano.

Dalla Campania alla Puglia, fino ad arrivare alla Calabria e alla Sicilia, i presidenti delle regioni lanciano un unico appello per sensibilizzare i propri cittadini a evitare che il contagio si diffonda anche nel meridione. “Fermatevi”, questo è il messaggio.

Il primo a pronunciarsi è il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti. Non portate nella nostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana per sfuggire ai limiti del decreto”.

Gli fa eco la presidente della Calabria, Jole Santelli: “Mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. La nostra Sanità non è in grado di reggere il contagio”. Dalla Campania si fa sentire anche Vincenzo De Luca: “C’è stata la corsa per rientrare al Sud. Ora dovete tutti essere identificati e andare in isolamento domiciliare”.

Il problema è chiaro: la fragilità del sistema sanitario del Sud per far fronte all’emergenza. E così, arrivano i primi provvedimenti: isolamento di 14 giorni per chi proviene dalla Lombardia e dalle altre province a rischio, compilazione di un modulo online per dichiarare di essere rientrati dalle zone a rischio e comunicazione di eventuali sintomi.

A riguardo è intervento anche il viceministro all’Interno Matteo Mauri avvertendo che “se si incappa in un controllo e non si hanno le motivazioni previste si può incorrere in due reati penali: o l’art. 650 del codice penale (inosservanza provvedimenti delle Autorità) con una condanna fino ai tre mesi, oppure il rischio sale fino a tre anni se gli viene riconosciuto l’attentato a salute pubblica”.

In Campania si controllano i pullman, mentre in Sicilia il presidente Nello Musumeci ha messo in atto un sistema di vigilanza in aeroporti, porti e sullo Stretto di Messina.

La Regione Lazio adotta gli stessi provvedimenti delle regioni del Sud e chiede alle persone di essere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza. Inoltre sospende le attività di piscine, palestre e centri benessere fino a nuove disposizioni.

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig