Ora il Sud Italia teme il ritorno della propria gente. Dopo la fuga in massa dalle zone rosse, a causa della bozza del decreto del governo che ha iniziato a circolare tra i mezzi di informazione, ora le Regioni del Centro-sud si tutelano.
Dalla Campania alla Puglia, fino ad arrivare alla Calabria e alla Sicilia, i presidenti delle regioni lanciano un unico appello per sensibilizzare i propri cittadini a evitare che il contagio si diffonda anche nel meridione. “Fermatevi”, questo è il messaggio.
Il primo a pronunciarsi è il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti. Non portate nella nostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana per sfuggire ai limiti del decreto”.
Gli fa eco la presidente della Calabria, Jole Santelli: “Mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. La nostra Sanità non è in grado di reggere il contagio”. Dalla Campania si fa sentire anche Vincenzo De Luca: “C’è stata la corsa per rientrare al Sud. Ora dovete tutti essere identificati e andare in isolamento domiciliare”.
Il problema è chiaro: la fragilità del sistema sanitario del Sud per far fronte all’emergenza. E così, arrivano i primi provvedimenti: isolamento di 14 giorni per chi proviene dalla Lombardia e dalle altre province a rischio, compilazione di un modulo online per dichiarare di essere rientrati dalle zone a rischio e comunicazione di eventuali sintomi.
A riguardo è intervento anche il viceministro all’Interno Matteo Mauri avvertendo che “se si incappa in un controllo e non si hanno le motivazioni previste si può incorrere in due reati penali: o l’art. 650 del codice penale (inosservanza provvedimenti delle Autorità) con una condanna fino ai tre mesi, oppure il rischio sale fino a tre anni se gli viene riconosciuto l’attentato a salute pubblica”.
In Campania si controllano i pullman, mentre in Sicilia il presidente Nello Musumeci ha messo in atto un sistema di vigilanza in aeroporti, porti e sullo Stretto di Messina.
La Regione Lazio adotta gli stessi provvedimenti delle regioni del Sud e chiede alle persone di essere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza. Inoltre sospende le attività di piscine, palestre e centri benessere fino a nuove disposizioni.