Il governo alla prova del coronavirus. Per fronteggiare l’emergenza, l’esecutivo ha raddoppiato le risorse economiche a sostegno di famiglie e imprese: 7,5 miliardi di euro per le categorie in difficoltà. Al settore sanitario sarà destinato un miliardo di euro, per assumere medici e aumentare i posti in terapia intensiva, dando appoggio alle persone danneggiate economicamente dal coronavirus. Tra i settori coinvolti anche la protezione civile, le forze dell’ordine e il turismo, oltre a un potenziamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (Pmi).
In termini di indebitamento, sono stati stanziati per la precisione 6,35 miliardi di euro. È quanto dice il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, convinto di avere un appoggio da Bruxelles. “Al momento – spiega Gualtieri – è impossibile quantificare l’impatto del virus sull’economia. Questi fondi consentono di far fronte alle esigenze immediate”. Anche il premier Giuseppe Conte confida nel benestare dell’Unione europea: “Non è un salto nel buio”.
L’opposizione e perfino una parte della maggioranza non è convinta. I primi dubbi sono sollevati dalla senatrice del Movimento 5 Stelle Barbara Lezzi: “I sette miliardi e mezzo sono pochi. Servono soltanto per intervenire immediatamente a favore delle famiglie, ma restano comunque pochi”. Dello stesso avviso Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che chiedono misure per trenta miliardi di euro.
Il presidente del Consiglio sceglie di mediare, dicendo che il pacchetto allo studio terrà conto dei pareri delle opposizioni. Conte ha consegnato a ogni ministro una cartellina con le proposte dei partiti e delle parti sociali. L’ha ricevuta anche Gualtieri, che fornisce ulteriori chiarimenti sui fondi: “Arriveranno aiuti per tutte le categorie in difficoltà. Nessuno deve perdere il lavoro per il coronavirus”.