Mascherine protettive fatte pagare fino al 6.150 per cento in più. Succedeva a Giugliano in Campania, vicino Napoli, dove la Guardia di Finanza ha scoperto il business di una farmacia e ha sequestrato circa 10mila dispositivi protettivi. Il farmacista vendeva due tipologie di mascherine, con il costo maggiorato da 3 a 60 volte.
A Torino invece le Fiamme Gialle hanno condotto una maxi operazione contro un vero e proprio “Coronavirus Shop” su internet: tramite piattaforma digitale venivano venduti migliaia di articoli sanitari il cui utilizzo da parte dei consumatori veniva ingannevolmente pubblicizzato come “garanzia di protezione totale dal contagio”.
Questi business truffaldini si stanno diffondendo al nord come al sud della penisola, negli stessi giorni in cui l’Oms denuncia una carenza di dispositivi protettivi – dalle mascherine ai guanti – in tutto il mondo: “L’aumento della domanda è dovuto anche a fenomeni come accaparramento e utilizzo errato”.