Giornata negativa per Eni che si allinea al trend negativo del FTSE Mib della Borsa di Milano. Alle 10.30 il titolo del Cane a sei zampe era in ribasso del 4,61% a 11,216 euro. In mattinata Eni ha comunicato i risultati dell’esercizio 2019, chiuso con un utile netto pari a 2,88 miliardi di euro, in flessione del 37% rispetto ai 4,58 miliardi del 2018.
La società italiana prevede di raggiungere una generazione di cassa cumulata tra il 2020 e il 2023 superiore a 25 miliardi di euro. L’obiettivo sarà conseguito tramite la crescita annua delle produzioni del 3,5%, lo sviluppo ulteriore di iniziative integrate con il settore ‘Gas&Power’, con 11 milioni di nuovi clienti.
Il Cda di Eni ha deliberato di sottoporre all’assemblea del prossimo 13 maggio la proposta di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie. Il rinnovo dell’autorizzazione, spiegano in Eni, è funzionale alla prosecuzione del programma di buy-back prevista nell’ambito del Piano Strategico per un ammontare di 400 milioni di euro nel 2020.
Incrementata la propria produzione del 3,5% al 2025 Eni prevede un “successivo flessibile declino principalmente della componente olio” e la produzione di gas arriverà a costituire l’85% del totale al 2050.