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Coronavirus, 70 italiani
bloccati alle Mauritius
Fermo un bus a Lione

La Croazia sospende le gite in Italia

In Cina stop carne animali selvatici

di Giacomo Andreoli24 Febbraio 2020
24 Febbraio 2020

Sono almeno 70 gli italiani, provenienti da Lombardia e Veneto, bloccati all’aeroporto delle isole Mauritius dopo essere arrivati lì con un volo Alitalia, partito da Roma. A tutti i passeggeri del volo (circa 300) sarebbe stato chiesto di accettare un periodo di quarantena sull’isola, oppure di rientrare in Italia. Al momento, a quanto apprende l’agenzia Ansa, potrebbero sbarcare solo le persone che arrivano da zone non colpite dal contagio del coronavirus.

“La Farnesina sta seguendo la vicenda, in contatto costante con Alitalia e l’Ambasciata a Pretoria, al fine di assicurare la massima assistenza agli italiani a bordo”. Lo riferisce il ministero degli Esteri in una nota. A Lione, invece, è stato fermato alle 7 di stamattina un bus proveniente da Milano. Una passeggera ha chiamato la polizia, allarmata dalla “forte e anomala tosse” dell’autista del mezzo.

Intanto la Germania e la Svizzera smentiscono qualsiasi blocco ai confini con l’Italia. Quanto al Ticino, il Cantone dove dove ogni giorno arrivano migliaia di lavoratori dall’Italia, l’Ufficio federale della sanità pubblica ha deciso che “chiunque presenti sintomi di infezione respiratoria sarà valutato con più attenzione, anche senza essere stato in Cina”. D’altronde il commissario Ue alla gestione delle crisi Janez Lenarcic ha spiegato di non aver ricevuto nessuna sospensione del trattato di Schengen. Nonostante ciò, la Croazia ha deciso di sospendere tutte le gite scolastiche in Italia per un mese. Nel frattempo il centro europeo per il controllo delle malattie ha aumentato da basso a moderato-alto la valutazione sul rischio di insorgenza di cluster simili a quello italiano.

In Cina, invece, è stata rimandata la sessione annuale del Parlamento del 5 marzo ed è stato approvato uno storico bando immediato al consumo di carne di animali selvatici, insieme alla stretta sul commercio illegale a tutela di vita e salute delle persone. Il bilancio nel Dragone è di 2.592 decessi e 77.150 infetti. Nel secondo focolaio al mondo, in Corea del Sud, sono 833 gli infetti. In Iran risultano contagiati due parlamentari neo-eletti, uno è in gravi condizioni. In Giappone, infine, continuano come previsto i preparativi per le Olimpiadi di Tokyo 2020.

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