Prosegue la campagna dei candidati alle primarie democratiche 2020 degli Stati Uniti. Michael Bloomberg sta cercando di convincere gli elettori afroamericani di essere il migliore candidato per la Casa Bianca. L’ex sindaco di New York, dopo le critiche alla politica dello “stop and risk” sulle persone di colore, sta tenendo svariati comizi in città con alte percentuali di abitanti afroamericani e riconoscendo i privilegi che ha avuto essendo nato bianco.
“Dico spesso che la mia storia sarebbe stata possibile soltanto in America e penso che sia vero – ha detto Bloomberg durante un evento a Tulsa, in Oklahoma – ma so anche che la mia storia sarebbe potuta andare in modo molto diverso se fossi stato nero. Tanti afroamericani della mia generazione avrebbero accumulato molta più ricchezza se fossero stati bianchi”.
Does anyone really think that a Republican billionaire who supported George W. Bush, wanted to cut Social Security and Medicare and opposed raising the minimum wage is going to defeat Donald Trump? #DemDebate pic.twitter.com/v762NHDoGM
— Bernie Sanders (@BernieSanders) February 20, 2020
Il senatore Bernie Sanders invece, dopo le critiche del New York Times per l’endorsement alle senatrici Elizabeth Warren e Amy Klobuchar, ha annullato due comizi in Iowa dove si vota per le primarie il 3 febbraio. “Stiamo sfidando tutto il dannato 1% in questa campagna. Loro possono avere i soldi, ma noi abbiamo la gente dalla nostra parte”, così Sanders su Twitter. Per ora evita di replicare a Hillary Clinton secondo cui “non piace a nessuno”. Il senatore afferma: “Possiamo costruire un movimento che può reggere la sfida e vincere”.