È un’indagine appena agli inizi quella che riguarda Alexandra de Taddeo e il suo compagno Piotr Pavlenski. I due sono indagati per aver violato la privacy di Benjamin Griveaux co-fondatore, insieme al presidente Emmanuel Macron, del partito La République En Marche: Griveaux era inoltre, fino a prima di questa storia, in corsa per diventare sindaco di Parigi alle elezioni del prossimo 15 marzo. La vicenda risale al maggio 2018 quando lo stesso Griveaux avrebbe inviato due video hard corredati da frasi spinte alla 29enne avvocato francese. E proprio quei video sarebbero stati diffusi in rete venerdì scorso dal compagno della donna, Piotr Pavlenski, un artista russo rifugiato a Parigi. Il motivo: denunciare l’ipocrisia dello stesso Griveaux tra vita pubblica e vita privata. La pubblicazione di quei video ha causato il ritiro da candidato sindaco di Griveaux, sposato con tre figli, ma anche l’arresto e la custodia cautelare di Alexandra de Taddei e il suo deferimento al procuratore, insieme a Pavlenski. Non è chiaro ancora che ruolo abbia avuto la donna, che ha sostenuto di aver girato i video al compagno per vendetta nei confronti di Griveaux, e se la diffusione sia stata un’azione politica del suo compagno oppure parte di un complotto più ampio che potrebbe aver visto la partecipazione di persone vicine al presidente russo Vladimir Putin.
La donna fa inoltre parte dal 2018 del Consiglio parigino della gioventù, cosa che ha fatto pensare a un possibile coinvolgimento nella vicenda della sindaca di Parigi Anne Hidalgo, a sua volta candidata per un altro mandato.
Pavlenski inoltre è coinvolto anche in un’altra inchiesta, che riguarda violenze con uso di armi in stato di ebbrezza commesse la notte tra il 31 dicembre e il primo di gennaio scorso. L’uomo è difeso da Juan Branco, avvocato consigliere di Julian Assange e dei gilet gialli.