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HomeSpettacoli Achille Lauro direttore creativo di Elektra-Warner, ma arriva l’alt di Sony

Achille Lauro alla Elektra
come direttore creativo
Arriva l'alt di Sony Music

Il papà del cantante a "Di più"

"In passato grandi liti, ora sono fiero"

di Francesco Muccino18 Febbraio 2020
18 Febbraio 2020

Italian singer Achille Lauro arrives on the red carpet for the 70th Sanremo Italian Song Festival outside the Ariston theatre in Sanremo, Italy, 03 February 2020. The festival runs from 04 to 08 February. ANSA/ETTORE FERRARI

Dopo il successo ottenuto nell’ultima edizione di Sanremo si apre un nuovo, importante capitolo nella carriera di Achille Lauro: il cantante di Rolls Royce, 1969 e Me ne frego diventa direttore creativo di Elektra Records-Warner Music Italy, leggendaria etichetta che nel corso del tempo ha lanciato gruppi storici come AC/DC, Queen e The Doors.

Lauro è il primo artista in Italia ad avere un ruolo creativo in una music company internazionale, e accoglie con entusiasmo la sua nuova avventura professionale. L’annuncio è stato dato in una nota della casa discografica che spiega come il cantante e Warner Music insieme “svilupperanno, lanceranno e porteranno al successo i progetti futuri dell’artista”.

Subito dopo l’ufficialità della notizia è arrivata la replica di Sony Music, che solleva perplessità sull’accordo: “Achille Lauro ha in essere un contratto di esclusiva con noi per ogni sua pubblicazione discografica”.

È dunque intervenuto il manager del ventinovenne, Angelo Calculli, che smentisce le parole di Sony, affermando che il suo cliente “non ha alcun contratto diretto con Sony Music bensì era concesso in licenza dalla De Marinis s.r.l. È azzardato comunicare la titolarità della persona”. Calculli infine conferma che Lauro è ufficialmente un artista di Elektra-Warner.

Nel frattempo l’Huffington Post ha riportato estratti di un’intervista che Nicola De Marinis, padre di Achille Lauro e stimato magistrato, ha rilasciato al settimanale Di Più, che si concentra sul difficile rapporto tra i due. “Volevo che seguisse le mie orme, ma un giorno mi ha voltato le spalle dicendo me ne frego”. Il giovane si è quindi allontanato dalla famiglia per seguire la propria strada, ma il magistrato confessa che i rapporti sono adesso più distesi: “Siamo uomini, ci sentiamo, ci confrontiamo tra uomini. Io lo chiamo spesso”. E conclude: “Oggi sono fiero di lui”.

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