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HomePolitica Prescrizione, nuovo strappo di Italia Viva
Bellanova e Bonetti verso forfait al CdM

Prescrizione, strappo di Iv
Niente Cdm per le renziane
"Siamo contro il Lodo Conte"

Bellanova: "Così il governo perde tempo"

Per il Pd si può tornare subito al voto

di Tommaso Coluzzi13 Febbraio 2020
13 Febbraio 2020

La ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova, il vicepresidente della Camera Ettore Rosato e Luciano Nobili durante lÕinaugurazione della sede di ÒItalia VivaÓ di Matteo Renzi in via dei Cappellari, Roma, 10 febbraio 2020. ANSA/ANGELO CARCONI

Dopo plastic tax, sugar tax e legge di bilancio ora il nodo è la prescrizione, sulla quale il governo litiga da settimane. Stasera ci sarà un consiglio dei ministri per decidere sul “lodo Conte bis” legato alla riforma del processo penale, ma le ministre di Iv, Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, hanno fatto sapere che non ci saranno.

Fonti qualificate di Italia Viva spiegano all’Ansa: “Non andiamo stasera al Consiglio dei ministri perché siamo contrari al lodo Conte e quindi per coerenza non ci saremo. Il testo del ‘lodo Conte bis’ se lo voteranno gli altri partiti della maggioranza”. Tra l’altro Teresa Bellanova in queste ore è a Mosca in visita istituzionale, ma l’assenza dal Cdm, salvo ripensamenti dell’ultima ora, non dipenderebbe da questo. “Ora sarà bene che il governo, anziché perdere tempo su norme che Italia Viva non sosterrà mai, inizi ad affrontare i temi che devono essere al centro dell’agenda del Paese – ha dichiarato il ministro da Mosca – Non si tratta di fare un baratto tra posizioni di governo e diritti dei cittadini: per noi il diritto dei cittadini ad avere una giustizia giusta è indiscutibile”.

Uno strappo tira l’altro e così resta altissima la tensione nel governo. Il vicesegretario del Partito Democratico Andrea Orlando, ospite di SkyTg24 ha aperto all’ipotesi elezioni: “Lasciare l’esecutivo impantanato all’infinito sulla prescrizione non è un bene per il governo, ma i governi possono cambiare e si può andare a votare”. Mentre il deputato dem Enrico Borghi ha twittato: “L’atteggiamento di IV va assumendo le caratteristiche di un mix tra mastellismo e bertinottismo: negoziare allo stremo in una logica di forche caudine da un lato, giocare al “più uno” per non chiudere mai un accordo dall’altro. Agli originali non andò molto bene”.

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