Mentre il coronavirus continua a mietere vittime in Cina, e il numero dei contagiati aumenta nel mondo, le misure italiane per contenerne la diffusione sembrano funzionare, e arrivano due buone notizie dall’Ospedale Spallanzani di Roma. Migliorano infatti le condizioni della coppia cinese che aveva contratto il virus, mentre sono stati dimessi questa mattina i venti turisti che viaggiavano in comitiva con i due. Tra loro c’erano anche cinque minori: tutti hanno trascorso quattordici giorni di quarantena in reparto, risultando sempre negativi ai test.
“Voglio ringraziare lo Spallanzani e gli amici italiani che hanno dato supporto all’ambasciata. I servizi prestati ai miei connazionali sono stati ottimi, professionali ed eccezionali, nel venire incontro alle esigenze e ai loro costumi particolari”, ha dichiarato il dottor Zhang, medico dell’ambasciata cinese, rimasto sempre vicino ai suoi connazionali in questi giorni particolari. I venti ora torneranno direttamente in Cina con un volo di linea, anche per evitare le diffidenze di chi, in questo Paese, potrebbe ancora percepirli come “untori”. A questo proposito è emerso che i turisti cinesi avrebbero potuto essere dimessi già ieri, ma non è stato possibile perché gli alberghi non accettavano prenotazioni da loro. “Stessa cosa con i taxi: li chiamavano parlando in inglese ma quando i tassisti vedevano che erano cinesi non li facevano salire”, ha dichiarato un’infermiera dello Spallanzani. “Ieri erano senza mascherina, senza guanti, potevano socializzare e quindi anche uscire ma non hanno trovato posto, non avevano dove andare. Loro volevano uscire, pernottare fuori ma non è stato possibile”, ha concluso l’infermiera.