Un fiore sulla lapide danneggiata di Giuseppe Pinelli, “perché è quello che merita”. Il figlio del commissario Luigi Calabresi, Mario, e la moglie Gemma Capra sono andati a deporre due rose bianche sulla targa che il comune di Milano ha dedicato al ferroviere anarchico morto il 14 dicembre 1969, vandalizzata nella notte tra domenica e lunedì. “Un gesto vile e infame”, lo ha definito l’ex direttore di Repubblica.
Danneggiare la lapide di Pino #Pinelli è un gesto vile e infame. Noi ci abbiamo messo un fiore, perché è quello che merita pic.twitter.com/5OxNyQ7FUr
— Mario Calabresi (@mariocalabresi) February 4, 2020
La giunta comunale milanese aveva deciso di ricordare così Pinelli, che ha perso la vita per un “malore attivo” – così definito dai giudici nel processo per la sua morte – avuto nella questura meneghina, nell’ultimo anniversario della sua scomparsa. Pinelli era indagato per la strage di Piazza Fontana, l’attentato fascista che il 12 dicembre di 50 anni fa uccise 17 persone.