Questa sera Levante si esibisce al Festival di Sanremo con “Tikibombom”. Ne ha parlato in conferenza stampa, partendo dal ruolo di ultimo baluardo del cantautorato femminile italiano che la stampa le ha attribuito: “Una responsabilità – ha detto – che non voglio”. In ogni caso, lei – che è stata anche giudice di X Factor – verrà “giudicata”.
Paura? “Sono sempre a mio agio su un palco, e quando sei lì è normale essere giudicati. Fa parte del mio mestiere, non può spaventarmi”. E ancora: “Sono stata rifiutata una volta da Sanremo, prima di oggi. Era il 2013, ma ha segnato la mia strada, la stessa che oggi mi ha portato qui, con una consapevolezza diversa”.
“Tikibombom” di cosa parlerà? “Di un mio senso di solitudine, ma poi si apre verso una storia collettiva di persone sole. Difendere la diversità è importante”. Giovedì, nella serata delle cover, Levante invece canterà “Si può dare di più”. “Ci siamo spostati, a livello musicale, dall’originale, rendendola più attuale. Ma la reputo molto simile a ‘Tikibombom’, perché entrambe sono uno stimolo a fare qualcosa in più”.
“Sanremo è un palco importante”, ha raccontato poi la cantautrice. “Non sono presenzialista: se vengo qui, è perché credo fortemente nel pezzo che propongo”. E poi una battuta sul look: “L’abito fa, in parte, il monaco: questa sera darò importanza anche all’estetica, è chiaro. Per quanto l’obiettivo sarà soprattutto quello di divertirsi e comunicare qualcosa”.