Negativo il test condotto questa mattina su una donna, addetta di un albergo di Verona dove ha soggiornato una notte la coppia cinese contagiata e ora in isolamento allo Spallanzani di Roma, che è stata ricoverata in via precauzionale al Policlinico cittadino.
A chiamare i sanitari è stato il marito della donna, colpita da febbre mentre era a casa. L’addetta dell’hotel è stata portata in isolamento per essere sottoposta ai test con i due figli, come prevedono i protocolli ministeriali. I bambini manifestano sintomi dell’influenza stagionale.
Intanto all’Ansa è intervenuto il presidente del Veneto, Luca Zaia. “Visto e considerato – ha detto- che la circolare ministeriale ancora non prevede il tema della quarantena di 14 giorni per studenti universitari o di corsi equivalenti, e per bambini e studenti che frequentano i servizi educativi per l’infanzia e le scuole primarie e secondarie, ci sia quanto meno un’indicazione, prudenziale a cautelativa, per l’isolamento volontario, anche sulla base dalla dichiarazione dell’Oms all’interno del report nr. 12 dell’1 febbraio 2020”.
Rimangono invece invariate le condizioni della coppia cinese nella Capitale. I due, marito e moglie sessantenni, hanno superato la notte e sono in terapia intensiva, dopo che ieri le loro condizioni si erano aggravate. Il peggioramento, però, potrebbe essere parte del decorso del virus, che spesso per persone di una certa età prevede momenti di crisi, dovuti a difficoltà respiratorie.
Nel frattempo continuano i controlli di sicurezza in tutti gli aeroporti italiani. A Fiumicino proseguono per il secondo giorno i test della temperatura corporea per tutti i passeggeri in arrivo. Gli accertamenti sono stati potenziati ulteriormente da ieri pomeriggio grazie ai nuovi termoscanner in dotazione ad Aeroporti di Roma: apparecchiature di ultima generazione che si aggiungono a quelli già disponibili nel ‘corridoio’ sanitario.