Due casi di femminicidio negli ultimi due giorni. È arrivato a una svolta quello della donna pakistana incinta, trovata morta ieri a Versciaco, in Alto Adige. È stato disposto il fermo per il marito di 38 anni, che ha trascorso la notte in caserma. L’uomo non ha fornito nessuna spiegazione ai magistrati e agli investigatori, e si è chiuso in assoluto silenzio. Ma i sostituti procuratori hanno raccolto e considerato gravi gli indizi a carico dell’indagato per il delitto di omicidio pluriaggravato.
A Mussomeli, invece, in provincia di Caltanissetta, c’è stato nella notte un duplice omicidio seguito da suicidio. In un appartamento del centro storico, un ragazzo di 27 anni ha sparato alla compagnia di 48 anni e alla figlia di lei di 27 e poi si è tolto la vita. Non è ancora chiaro il movente del delitto e sono in corso le indagini.
Un altro caso di femminicidio risale a lunedì. Francesca Fantoni è stata trovata morta nel parco pubblico di Bedizzole, nel bresciano. Picchiata fino alla morte e poi abbandonata dietro agli alberi. Il suo assassino, Andrea Pavarini, ha confessato dopo due giorni di reclusione e di silenzio. A questa tragica vicenda è legata la morte di quella che era la compagna di banco di Francesca, Elena Lonati, uccisa nel 2006. Era entrata nella chiesa di Santa Maria a Mompiano per accendere una candela. Uccisa dal sacrestano che ha raccontato di averla spinta durante una lite, e averla vista cadere all’indietro e sbattere la testa contro un banco di legno.
In giornata invece potrebbe arrivare la sentenza per Fabrizio Pasini, ex sindacalista Uil di Brescia, all’epoca sposato e padre di due figli, che nel 2018 uccise la collega e amante Manuela Bailo. L’uomo nascose il corpo nelle campagne cremonesi e poi andò in vacanza con la famiglia per due settimane. Il pubblico ministero di Brescia, Carlo Francesco Milanesi, ha chiesto la condanna all’ergastolo.