Dopo la “quota cento” delle pensioni, ora c’è anche quella dei cambi di casacca. Con i 10 addii di gennaio dei parlamentari del Movimento 5 Stelle passati al gruppo misto, è 100 il numero di senatori e deputati che dall’inizio della legislatura hanno cambiato il gruppo di appartenenza.
Se con il governo Lega-M5S i passaggi da un gruppo a un altro erano stati contenuti, il 71% dei cambi di casacca sono avvenuti con l’esecutivo Conte II, quello sostenuto da Pd e M5S. A renderlo noto è la ricerca Openpolis.
Il partito ad aver perso il maggior numero di parlamentari da inizio legislatura è il Movimento 5 Stelle, con 24 addii (14 deputati e 10 senatori). Un bilancio destinato a crescere dopo il caos generato dall’addio da capo politico di Luigi Di Maio e dal rinvio degli Stati generali previsti per marzo.
Va ricordato che, secondo l’articolo 67 della Costituzione, “ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. I Cinque Stelle però si sono sempre detti contrari e avevano annunciato sanzioni da 100 mila euro per i fuoriusciti. Le multe non sono mai state applicate e la proposta aveva suscitato critiche da parte degli altri partiti.