Cresce il lavoro stabile in Italia. Questo è quanto emerge dal rapporto dell’Osservatorio Inps sul precariato, secondo il quale nei primi 11 mesi del 2019 la variazione netta dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato ha registrato un incremento del 111% rispetto allo stesso periodo del 2018. In parole povere, la differenza tra contratti di lavoro stabile siglati e quelli recessi nell’anno appena trascorso, raddoppia abbondantemente rispetto a quelli dell’anno precedente, passando da 207.950 a 438.883 unità. In crescita anche le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo, in aumento nel 2019 del 25,5% rispetto all’anno precedente. Dati che confermano il trend positivo per quel che riguarda il mercato del lavoro in Italia.
L’Osservatorio sul precariato, però, rileva anche un’inversione di tendenza rispetto ai dati di crescita, in relazione ai due anni sopra citati: a novembre 2019 si è registrato un rallentamento, con + 17.060 contratti stabili. 4.752 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Numeri che si allineano con quelli del saldo tra assunzioni e cessazioni negli ultimi 12 mesi (senza tener conto delle trasformazioni dei contratti da precari a stabili): +176.000 nel 2019, mentre nei dodici mesi precedenti era stato di +368.000. Il trend occupazionale, pertanto – sottolinea l’Inps – “pur rimanendo tuttora positivo, risulta in decelerazione”.
Salgono inoltre, per quest’anno, le richieste di affidarsi agli ammortizzatori sociali. Secondo l’Osservatorio Inps sulla cassa integrazione, nel 2019 l’istituto della previdenza sociale ha autorizzato alle aziende oltre 259,6 milioni di ore di cassa integrazione, con una crescita del 20,2% sul 2018. Nei primi 11 mesi le domande arrivate in totale sono state 1.936.575 con una crescita dell’1,4% sullo stesso periodo dell’anno precedente.