Scaricare libri gratis crea un danno economico di 528 milioni di euro all’anno alla filiera editoriale. Una perdita di 1,3 miliardi al sistema Paese. È quanto emerge dalla ricerca commissionata dall’Associazione Italiana Editori a Ipsos. Un numero da capogiro, se si pensa che ogni giorno in Italia vengono effettuati circa 300mila atti di pirateria. Un italiano su tre sopra i quindici anni (principalmente studenti universitari e professionisti) ne è stato protagonista almeno una volta, contribuendo ad aumentare il tasso di disoccupazione degli addetti del settore. Si stima infatti che questi valori di traducano nella mancata occupazione di 3.600 persone, 8.800 posti tenendo conto anche dell’indotto.
“Sono numeri drammatici che vanno al di là di qualsiasi previsione”, ha detto il presidente di AIE Ricardo Franco Levi. E ha continuato: “Sono dati che richiedono e impongono una forte azione di contrasto attraverso la repressione dei fenomeni illegali e l’educazione degli utenti”. L’84 per cento degli italiani è consapevole infatti che questi atti sono illeciti e illegali, ma il 39 per cento non ritiene grave esercitare la pirateria, considerando anche che è difficile essere rintracciati, sia sul web che in copisteria.
La pirateria è infatti diffusa in tutto il mondo editoriale librario: le vendite perse nel settore della saggistica in un anno sono quasi trenta milioni, per un mancato fatturato di 324 milioni di euro. Le copie (libri ma anche ebook) perse nel settore universitario sono 4 milioni, pari a un fatturato di 105 milioni di euro. “Quello che ci troviamo a dover combattere è un fenomeno corrosivo, sfuggente. Un crimine senza alcuna giustificazione che distrugge e penalizza la nostra industria culturale” ha dichiarato il sottosegretario con delega all’Informazione e all’Editoria Andrea Martella.