Sale a 6 il numero di vittime causato dal misterioso virus comparso in Cina lo scorso 31 dicembre. I nuovi casi di contagio sono 77, portando a 291 il totale.
Il virus è simile alla Sars che nel 2003 aveva ucciso circa 800 persone. “Dovrebbe avere l’80-90% del patrimonio genetico identico” ha dichiarato in due interviste a La Repubblica e La Stampa Giovanni Rezza, responsabile delle malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità. I coronavirus “passano all’uomo solo con un contatto diretto, non a caso ad ammalarsi sono stati i frequentatori di un mercato di esemplari vivi. Tra uomini, virus del genere passano attraverso la saliva che finisce nelle mucose di un’altra persona” ha spiegato.
I sintomi riscontrati sono polmonite, febbre nel 90% dei casi, affaticamento, tosse secca e difficoltà respiratorie.
La città epicentro del focolaio è Wuhan, ma 7 persone sono state colpite a Pechino e Guandong. Ci sono stati contagi anche in Thailandia, Giappone e Corea del Sud. C’è un caso sospetto in Australia su un uomo appena rientrato dalla Cina che presenta i sintomi del virus ed è stato messo in isolamento nella sua abitazione.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha convocato per domani un Comitato d’emergenza e negli aeroporti internazionali, compreso quello di Fiumicino, sono scattati i primi protocolli di sicurezza. Secondo il centro di controllo europeo per le malattie infettive, il rischio di diffusione del virus in Europa e Italia è limitato.
Anche i mercati risentono delle paure di un’espansione del contagio: le Borse asiatiche chiudono in calo. In rosso i listini con Shanghai a -1,4%, Shenzhen a -1,3% e in forte calo Hong Kong con -2,7%. Anche la Borsa di Milano è in calo con -1%.