In attesa del cda di domani, l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, ha formalizzato le proposte di nomina a generi e vertici di rete. Stefano Coletta è stato proposto alla direzione di Rai1 e dell’Intrattenimento della prima visione, Ludovico Di Meo a Rai2 e anche alla direzione di Cinema e serialità, Silvia Calandrelli a Rai3 e alla direzione Cultura, Franco Di Mare all’Intrattenimento del day time, Angelo Teodoli al Coordinamento generi, Duilio Giammaria ai Documentari, Eleonora Andreatta alla direzione Fiction e Luca Milano alla direzione Ragazzi. Per i nuovi Format si ricorrerà al personale interno, mentre la direzione Approfondimento sarà assegnata in seguito. Infine alla guida della Distribuzione, che rappresenta una figura chiave prevista dal piano industriale, sarà indicato Marcello Ciannamea.
Restano ancora da decidere le nomine ai vertici dei telegiornali. Le candidature proposte fanno storcere il naso al Pd perché rafforzano il fronte sovranista alla guida di Rai2 con Di Meo, in quota Meloni, che affianca il già salviniano direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano. Il Partito democratico ottiene però la sostituzione di Teresa De Santis, nominata in quota Lega, con Stefano Coletta. Una manovra che però non sarà sufficiente per ottenere il richiesto riequilibrio degli assetti tv, oggi ancora fermo al governo giallo-verde, dopo il cambio della composizione della maggioranza.
Da notare poi che domani sarà il quinto tentativo dopo quelli del 5, 11, 28 novembre e del 19 dicembre di mandare in porto nel cda le nomine per rendere operativo il nuovo piano industriale. Un immobilismo che ha generato insofferenza tra le fila non solo del Pd ma anche di Italia Viva e del M5S. Il Foglio nei giorni scorsi h anche ipotizzato le dimissioni di Salini, se domani non riuscirà a autorizzare le nomine.