Nuovo capitolo del caso Gregoretti. Il dibattito si accende dopo la richiesta del rinvio del processo a Salvini avanzata da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Italia Viva. Oggi la Giunta delle immunità del Senato è tornata a riunirsi per decidere sul via libera al processo. La volontà è chiara: spostare la data del voto dopo le elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria.
La Giunta è chiamata a decidere sull’autorizzazione a procedere dopo la richiesta del Tribunale dei ministri di Catania a processare Matteo Salvini per la vicenda della nave Gregoretti. In precedenza l’organo si era espresso dopo la richiesta della Procura di Agrigento, secondo la quale l’ex vicepremier sarebbe accusato di sequestro di persona, impedendo lo sbarco di 131 migranti.
La mossa di M5S, Pd e Iv non ha lasciato indifferente il leader della Lega Matteo Salvini, che ha subito replicato. “Hanno tutti paura di perdere la faccia, sono senza onore e senza dignità”, ha commentato l’ex ministro dell’Interno. Il leader della Lega è sostenuto dall’ex ministro degli Affari regionali Erika Stefani. “Salvini – spiega Stefani – ha agito con il coinvolgimento attivo di tutto il governo, per difendere l’interesse nazionale”. Il capogruppo del M5S nella Giunta delle immunità del Senato Elvira Evangelista risponde alle accuse: “Dovrebbe aver paura lui, è lui l’inquisito non noi”.
Il presidente della Giunta delle immunità del Senato Maurizio Gasparri ha presentato la richiesta di negare l’autorizzazione a procedere, chiamando in causa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “A prescindere dalla configurabilità o meno di un concorso nel reato del presidente Conte, sicuramente è configurabile un coinvolgimento politico-governativo di quest’ultimo”.