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HomeCronaca A Napoli si torna a sparare nuova “stesa” nel cuore del centro: esplosi 10 protiettili

A Napoli si torna a sparare
Una nuova "stesa"
nel cuore del centro storico

I residenti svegliati dagli spari

10 proiettili esplosi, nessun ferito

di Federico Marconi07 Gennaio 2020
07 Gennaio 2020

Una nuova “stesa” nel cuore di Napoli. Questa notte, pochi minuti prima dell’alba, alcuni colpi di pistola sono stati esplosi a via Arte della Lana, nel quartiere Pendino, nel centro storico della città partenopea. Alcuni residenti si sono svegliati per il rumore degli spari e hanno chiamato i carabinieri. Sul posto è stata recuperata una decina di bossoli. La Polizia scientifica sta svolgendo tutti gli approfondimenti del caso mentre chi indaga sta cercando di individuare il destinatario dell’”avvertimento”: forse un elemento di spicco della criminalità organizzata.

Non è l’unica “stesa” degli ultimi mesi nel capoluogo campano. Nella notte tra 13 e 14 novembre 2019, intorno alle due di notte, sono stati sparati 28 colpi da un’arma da fuoco di grosso calibro a via Enrico Cosenz, nel quartiere Mercato: gli inquirenti, in quel caso, avevano ricondotto l’episodio a una “prova di forza” di un gruppo di camorra contro dei rivali. Una settimana dopo, il 21 novembre, un’altra intimidazione a via della Bussola, nel quartiere San Pietro a Patierno: vengono sparati sei colpi sotto la casa di un pregiudicato agli arresti domiciliari. L’uomo era stato da poco raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare: accusato di essere tra i promotori di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sigarette di contrabbando. Il raid intimidatorio – per gli inquirenti – era collegabile al processo in corso.

Questa estate invece, a luglio, si è sparato nella zona di piazzetta Materdei e davanti alla chiesa di San Vincenzo alla Sanità. Proprio lì, il 6 settembre 2015, fu ucciso Genny Casarano, allora 17enne. Un gruppo di fuoco del clan Lo Russo esplose, nel corso di una stesa, 24 proiettili: uno colpì il giovane, uccidendolo. La statua posta in piazza dal padre del ragazzo, Antonio Cesarano, a giugno del 2019 è stata visitata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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