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HomePolitica Il Senato approva la manovra
Casellati: “Inammissibile norma sulla cannabis”

Sì del Senato alla manovra
Ma la presidente Casellati
boccia norme sulla cannabis

Stralciate 15 norme e fatte 70 modifiche

Oggi pomeriggio al voto il dl fisco

di Giuseppe Galletta17 Dicembre 2019
17 Dicembre 2019

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a margine della riunione del Consiglio dei ministri per l'approvazione della nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, Roma, 30 settembre 2019. ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI/FILIPPO ATTILI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Ieri il Senato ha approvato la fiducia al maxi emendamento sulla manovra: 166 voti a favore e 128 i contrari, in un pomeriggio di forti polemiche causate dallo stralcio in extremis di 15 norme e da una settantina di correzioni.

Ad essere esclusi dall’emendamento alla legge di Bilancio 2020 sono stati, tra le altre cose, il rinvio dell’entrata in vigore del mercato libero per l’energia, la tobin tax sulle transazioni finanziarie online e la norma sulla liberalizzazione della cannabis light. Proprio sull’ultima questione si accende la polemica che coinvolge tutta l’aula: i Cinque stelle ci avevano puntato forte, ma il Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati ha dichiarato inammissibile la norma sul commercio di canapa industriale, strappando applausi dai banchi di palazzo Madama.

La bagarre è inevitabile: il pentastellato Giuseppe Brescia chiede le dimissioni della Casellati, Ignazio La Russa urla “drogato” a un senatore del Movimento, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico d’Incà si dice “amareggiato perché l’emendamento avrebbe colmato un vuoto normativo”. Loredana De Petris, di Leu, invita tutti i senatori del centrodestra a fare un test antidroga, mentre Buffagni commenta: “Facciamo un test ma non solo sulla cannabis”. Per Roberto Calderoli “Il governo affonda il Paese in un mare di tasse”.

Dopo la fiducia del Senato, il testo passa nuovamente alla Camera. Il Parlamento si limiterà ad approvare quanto deciso da Palazzo Madama senza apportare ulteriori modifiche. La legge è blindata e sarà votata il 22 dicembre, come deciso dai Capigruppo di Montecitorio.

Intanto oggi altra giornata impegnativa per l’esecutivo, che al Senato dovrebbe approvare il Decreto Fiscale già modificato alla Camera. Il governo ha posto la questione di fiducia sulla legge. Lo ha annunciato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà in Aula. La seduta, ora sospesa, riprenderà alle 14.

Al suo interno norme per combattere i grandi evasori, nuove regole sui Pir, passando per lo stop alle sanzioni per i commercianti che non si dotano di pos, la Tampon Tax e la possibilità di applicare l’Rc auto familiare anche su scooter e moto.

Il voto al dl fisco si terrà nel pomeriggio.

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