Ugo Grassi, Stefano Lucidi e Francesco Urraro. Sono questi i nomi dei tre senatori che hanno annunciato il “divorzio” dal Movimento 5Stelle per passare alla Lega. Il punto di rottura definitivo sarebbe stato il famigerato Mes, il fondo salva stati approvato mercoledì dal senato. Così, prima Grassi, poi Urraro e Lucidi, hanno rimpolpato le file del partito di Via Bellerio.
Il leader del Carroccio Matteo Salvini, in una nota, ha dato il benvenuto ai tre disertori: “Porte aperte – ha scritto – per chi, con coerenza, competenza e serietà, ha idee positive per l’Italia e non è succube del Pd”. Nella giornata di ieri, il fondatore del M5s Beppe Grillo aveva contattato telefonicamente i tre senatori per convincerli a restare, ma il suo appello è caduto nel vuoto.
Il leader dei cinque stelle Luigi Di Maio ha commentato duramente la vicenda, accusando Salvini di aver “aperto il mercato delle vacche” e ha aggiunto su Facebook che il voto alla risoluzione di maggioranza sul Mes è stato “usato come una scusa di qualcuno che vuole cambiare casacca”.
“Se c’è qualche senatore – ha proseguito nel suo post –, come in questo momento Grassi appena passato alla Lega, eviti di utilizzare una cosa non vera cioè il fatto che abbiamo detto sì al Mes per passare con Salvini”, mentre, ospite a Piazza Pulita, ha affermato “Siamo come ai tempi di Berlusconi con De Gregorio. Salvini vuole buttarci giù”.
Il premier Giuseppe Conte, interpellato a margine del Consiglio europeo su possibili nuove uscite dalla maggioranza, ha assicurato che “chi vuole lavorare, ha la possibilità di farlo con noi fino al 2023. Può capitare che qualche parlamentare si senta più trascurato: io dico a tutti i parlamentari, attenzione noi siamo solo all’inizio dell’opera, abbiamo un arco di tempo importante, abbiamo riforme da offrire al Paese”.