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Feriti e contusi 25 passeggeri

Umbria, deraglia treno per una frana.
Feriti e contusi 25 passeggeri

di Leonardo Rossi08 Aprile 2013
08 Aprile 2013

Tanta paura per i pendolari perugini. Questa mattina i Vigili del Fuoco del comando provinciale di Perugia hanno tirato fuori dal vagone deragliato di un treno 25 persone. Le carrozze sono deragliate all’alba di oggi per una frana sui binari all’uscita della galleria di Montecastelli, tra Trestina e Umbertide, sulla fgerrovia centrale umbra. A quanto è dato sapere nessuno di loro, fanno sapere i vigili, è grave e sono stati tutti affidati ai sanitari del 118 che li hanno trasportati in diversi ospedali (Città di Castello, Umbertide e Perugia), dove sono stati ricoverati.
I soccorsi dei pompieri sono stati difficili: la carrozza era inclinata di 70 gradi, i vigili del fuoco, che hanno congiuntamente operato con tre squadre, hanno estratto fuori i feriti dai finestrini. Nessun problema invece per l’altra carrozza, che è rimasta in piedi.
Mauro Fagioli, direttore dell’esercizio ferroviario di Umbria Mobilità, l’azienda regionale che gestisce la ferrovia, afferma che la causa del deragliamento è stata «una grossa frana, di oltre 20 metri, sulla parte sovrastante la ferrovia, che ha fatto sì che il muro di contenimento all’uscita della galleria cadesse e finisse sopra i binari».
«Alle 6.24 è passato il treno – ha raccontato Fagioli a TMNews – e si è trovato la linea ostruita e si è coricato sull’altra parte della sede ferroviaria. Non ci sono altre cause, la linea era in buono stato e non abbiamo avuto alcun cenno premonitore di quello che poteva accadere».
I carabinieri hanno posto sotto sequestro il mezzo per gli accertamenti del caso. «Quando all’uscita della galleria il macchinista ha visto che i binari erano occupati dai detriti ha azionato la frenata ‘rapida’ e ha rallentato la marcia, infatti si è coricata solo la prima carrozza. Ora – ha concluso Fagioli – ci vorranno minimo due giorni per ripassare con i treni: la prima operazione sarà rimettere in piedi il treno, poi vanno rimessi a posto muro e galleria e, infine, bonificata la sede”.

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